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Servizio da Té e Caffé in Argento Miracoli
2.800,00€
Servizio da Té e Caffé in Argento realizzato dall’argentiere milanese Miracoli negli anni Trenta. Questo elegante servizio da tè con vassoio è realizzato in lastra di argento 800 millesimi, dall’originale forma tondeggiante e design moderno, con manici e pomelli in avorio intagliato a forma di germoglio.
E’ composto da un vassoio ovale col bordo in lamina d’argento ed il fondo a specchio posto su un’anima in legno e quattro pezzi: la caffettiera (h. cm. 22.5, 27 x 14, grammi 1160), la Teiera (h. cm. 18, 31 x 17, grammi 1082), la zuccheriera (h. cm. 10.5 diametro 13,7, grammi 528) , e la lattiera (h. cm. 11, 17 x 9, grammi 270.4). Il vassoio compreso dell’anima in legno pesa grammi 1150 e misura cm. 3,5 di altezza e cm. 51 x 40 nei diametri.
I manici e le prese del servizio sono in avorio e presentano due vecchie rotture in corrispondenza dell’imposta superiore del manico della caffettiera e nel manico della lattiera. Tutti i pezzi sono punzonati 800/000 con il marchio dell’argentiere Miracoli di Milano in uso sino al 1935. L’argenteria era trattata con una vernice antiossidante zapon, che è stata ora rimossa e si presenta in buono stato, priva di ammaccature o graffi evidenti.
Miracoli, Milano, ante 1935.
Periodo: 1900
Dimensione Articolo:
altezza: 22.5 cm
larghezza: 51 cm
profondità: 40 cm
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Pesa grammi 479.
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Il Corbella è un rinomato argentiere milanese della prima metà del diciannovesimo secolo e le sue creazioni figurano nei tesori di moltissime chiese ed in raffinate collezioni private. (cfr. G.Sambonet, Gli argenti Milanesi Milano 1987, pag 181).
Coppia di Candelieri Antichi in Argento Venezia pesano rispettivamente grammi 354 e 335. Dalla linea essenziale sono realizzati in lamina di argento decorata da fasce di palmette su fondo zigrinato e da un'altro motivo costituito dal ripetersi di una moltitudine di gigli fiorentini. Sulla base, sul fusto e sull'imposta della candela terminale troviamo i marchi del Regno Lombardo Veneto del Mondo Stellato (punzone per grossi lavori per il secondo titolo a 800/000 di argento)e quello dell'Ornamento di Poppa (punzone distintivo dell?ufficio di Garanzia di Milano) e dell'argentiere Fantini Giovanni attivo in Venezia in San Marco n. 840 intorno al 1811 con il punzone di un Leone sopra la lettera F in campo tondo. Sul fondo nella parte interna di uno dei due troviamo una ciappolatura.
Cfr. V. Donaver - R. Dabbene, Argenti Italiani dell'800, Milano,1989, Vol. II, pag. 181.
Grande Caffettiera Impero in Argento Milano primi 1800 in buono stato di conservazione.
Questa elegante caffettiera Impero in argento reca i marchi dell’aratro relativi al II titolo di argento (800/000), del mondo con i sette trioni relativo all’Ufficio di Garanzia di Milano dal 1812 al 1872 e quello dell‘argentiere F.L. relativo all’argentiere Francesco Liverti all’insegna della Vacca in campo tondo documentato sino al 1820 a Milano.
Questa antica caffettiera in argento fuso, sbalzato e cesellato, si presenta con un corpo centrale ovoidale allungato, centrato dal monogramma inciso AB, una pronunciata strozzatura al collo, caratteristica delle caffettiere milanesi e dell’area lombarda del primo quarto del XIX secolo. Poggiante su una base circolare presenta un beccuccio decorato con una maschera e terminante in una testa di aquila. Il coperchio ha una presa a guisa di chimera. Il manico in legno ebanizzato si raccorda al corpo mediante due terminazioni in argento cesellato, di cui quella superiore a forma di delfino e quella inferiore a motivi fitomorfi.
Reca i suddetti punzoni sulla base e sul collo e pesa 1240 grammi lordi.
Il bollo del periodo 1812-1872 riproduce nitidamente il simbolo della vacca e viene attribuito all’argentiere Francesco Liverti. Non si è però ritrovata documentazione di conferma e il punzone non figura tra i depositi e le notifiche delle insegne milanesi. L’attribuzione è comunque molto probabile poichè il Liverti, nato il 14 agosto 1765 da Ambrogio e da Laura Reina, tiene bottega presso l’abitazione in contrada del Bocchetto 2534. Francesco Liverti muore nel 1820 e l’attività viene poi continuata dalla vedova sino al 1828. Con questa bollatura sono stati trovati numerosi argenti in stile neoclassico, tutti eleganti e di buona fattura.… G. Sambonet, Milano 1987, pag.303.