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Natura Morta di Fiori e Frutta
1.900,00€ 950,00€
Natura Morta di Fiori e Frutta appoggiata sul piano di un tavolo la composizione è formata da un canestro di paglia intrecciata pieno di frutta e da un fiasco di vetro con paglia contenente dei fiori. Sullo sfondo un paesaggio. Ha una cornice dorata incisa nei centri e negli angoli con dei motivi fogliacei. Il dipinto è decorativo ma non antico, realizzato intorno agli anni Ottanta, ed è in buono stato di conservazione.
Periodo: 1900
Dimensione Articolo:
altezza: 69,5 (80,5) cm
larghezza: 105,5 (116,5) cm
profondità: 4.5 cm
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Arturo Tosi Natura Morta di Fiori 1953. Dipinto ad olio su masonite, firmato in basso a sinistra A. Tosi questa natura morta raffigura un vaso blu contenente un mazzo di fiori, una composizione di rose gialle, rosse e bianche.
L'opera è costruita secondo elementi semplici, colori rigogliosi e composizioni dense, in cui sfondo e oggetto sono posti sullo stesso piano.
L'autore interviene pochissimo sulla materia, lasciando che i suoi soggetti si esprimano attraverso l'impasto pittorico: le corolle ed il vaso si stagliano vivide sullo sfondo scuro, evidenziando così l'ideale differenza di piano. Anche nei paesaggi, la ricerca di Tosi è molto diversa rispetto alla lettura del reale promossa dal Novecento più canonico: nella sua visione il dato paesaggistico è solo lo spunto per un' indagine lenta e costante dell'evento naturale.
Come ebbe a dire Renato Guttuso nel 1940 Tosi... che in alcune nature morte assai più che nei paesaggi raggiunge limiti sovrani dove gusto, udito, tatto e vista si disputano il possesso del quadro. (cit.in Arturo Tosi 1990 p.197)
Il vaso di rose era un soggetto particolarmente caro all'artista, si vedano infatti le similitudini con il dipinto del 1945 Rosa Tea, esposto al museo milanese GAM Galleria di Arte Moderna, collezione Vismara.
Sul retro scritto in rosso 4-7-53 A-T (Arturo Tosi). In buono stato di conservazione, questo dipinto antico proviene da una dimora privata milanese e si presenta entro cornice in legno lumeggiata in oro.
Arturo Tosi
Arturo Tosi (Busto Arsizio, 25 luglio 1871 – Milano, gennaio 1956). Studia alla Scuola Libera di Nudo a Brera e poi, per due anni, con Adolfo Ferraguti-Visconti, formandosi nel clima della Scapigliatura sulle opere di Ottavio Ranzoni e Tranquillo Cremona. Nel 1891 esordisce alla Permanente di Milano. Nel 1909 partecipa, per la prima volta, alla Biennale di Venezia nella quale sarà presente fino al 1954; nel 1911, espone a Monaco di Baviera ed è presente all’Esposizione Internazionale di Roma. La conoscenza dell’opera di Cézanne, del 1920, lo indirizza verso la pittura del paesaggio en plein air. Nel 1924 partecipa a Bruxelles alla mostra L’Art ltalien au Cercle Artistique, nel 1925 è tra i fondatori della corrente artistica "Novecento", partecipando alle mostre della Permanente a Milano nel 1926 e nel 1929. Nel 1926 espone a Brighton, nel 1927 a Zurigo, Lipsia, Amsterdam e Ginevra, nel 1929 a Berlino e a Parigi, nel 1930 a Basilea, Buenos Aires e Berna, nel 1931 a Stoccolma, Baltimora e Monaco, nel 1933 a Stoccarda, Kassel, Colonia, Berlino, Dresda e Vienna. Dal 1928, alla Permanente di Milano, è membro del comitato d’onore. Nel 1931 ottiene il premio della fondazione Crespi alla I Quadriennale di Roma e, a Parigi, il Grand Prix della pittura dove torna nel 1937, per partecipare all’Esposizione mondiale. Nel 1951 il Comune di Milano gli dedica una mostra antologica premiandolo con una medaglia d’oro. Alla sua morte, la Biennale di Venezia gli dedica una mostra commemorativa, esponendo sessanta opere.
Riccardo Ricci Pendant di Nature Morte di Fiori dipinte ad olio su tela. La prima ritrae una mazzo di fiori entro un albarello in maiolica meridionale riccamente decorato ed incorniciato entro un passe-partout ovale; la seconda ritrae un mazzo di fiori infilati dentro un vaso di terracotta con manico appoggiato su di un piano ricoperto da tovaglia. Entrambi hanno una cornice in legno intagliato e laccato nei toni del torni del verde ossidato; in realtà le cornici hanno lo stesso motivo decorativo ma sembrano essere state realizzate in tempi differenti. In buono stato di conservazione con piccole vecchie riparazioni sul retro della tela. Entrambi i dipinti sono firmati in prossimità della base del vaso a nome Riccardo Ricci, pittore non rinomato ma dallo spiccato senso decorativo. 1950 circa.
Pick Morino Vaso di Fiori Mazzo di Peonie. Dipinto ad olio su tela e firmato in basso a destra. L'opera è di prima tela, si presenta in ottimo stato di conservazione entro una bella cornice dorata con restauri, risale ai primi del 1900 ad opera del pittore Edmund Pick-Morino (Vienna 1877-1958 Brussels), artista di origine austro ungarica.
Questa natura morta di fiori è una composizione appariscente e lussureggiante dove la peonia, la rosa di Pentecoste, è l'indiscussa protagonista. Fiore elegante e antico che incarna amore, affetto, nobiltà d'animo e prosperità, la peonia, definita anche rosa senza spine, non è solo simbolo di romantiche storie d'amore, ma è anche un fiore benaugurale, di buon auspicio.
Questo mazzo di peonie rosa, raccolte in un vaso dai toni scuri ed altre bianche, appoggiate sul piano, è dipinto con pennellate larghe, dense e veloci, è un'opera dove sono evidenti gli influssi post-impressionisti, dove i fiori non sono più distinguibili, consistenti, ma diventano semplicemente un insieme dalla consistenza vaporosa e luminosa.
Le dimensioni della sola tela sono sono 70 x 60 cm.