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Luigi Froni Figura di Donna
350,00€
Luigi Froni Figura di Donna coperta da un costume annodato sui fianchi e con il seno nudo, i capelli raccolti e le braccia sui fianchi. La firma sulla base in stampatello è quella di Luigi Froni (Alseno Pc 1901-Parma 1965) scultore emiliano specializzato nella ritrattistica. La scultura è in buono stato di conservazione.
Periodo: 1900
Dimensione Articolo:
altezza: 41,5 cm
diametro: 9 cm
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Completa i suoi studi artistici a Monza città nella quale si reca nel 1923 dopo aver vinto una importante borsa di studio. Artista fortemente influenzato dallo stile e dalla forma delle statue greche e romane risulta gradito agli esponenti del partito Fascista,e riceve importanti commissioni al tempo del regime mussoliniano. Moderatamente influenzato dalle varie scuole della prima metà del ‘900, realizza originali opere in bronzo, terracotta, gesso e marmo, per lo più busti e ritratti di noti personaggi. Numerosi i bassorilievi e le figure di animali. Molto interessanti sono inoltre i suoi disegni. Buonapace ha partecipato a importanti rassegne italiane: dalle Biennali leccesi a quelle milanesi e toscane ottenendo importanti riconoscimenti. Degna di nota tra le sue numerose opere, quella che fa parte della decorazione del Palazzo degli Uffici Finanziari di Bari, l’imponente ed elegante statua del “Pescatore”.
Luigi Froni Carlo Carrà 1959. Caricatura a mezzo busto di Carlo Carrà realizzata con una fusione di bronzo ad opera dello scultore parmense Luigi Froni (1901-1965), le cui opere vennero esposte criticamente nel 1995 in una rassegna a lui dedicata per merito della Fondazione Cariparma nella quale si riferiva dello scultore che cerca di togliere la maschera ai suoi modelli, di ridare ad essi autenticità. Quella di Froni è scultura esistenziale, che denuncia lacerazioni, solitudine, esasperazione psicologica. Lo si vede in opere come ... Carlo Carrà (1959)...
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Opera dell'artista DORA BASSI (1921-2007), scultrice e pittrice friulana, è stata protagonista e testimone dei principali movimenti artistici del secondo dopoguerra. Iscritta all'Accademia di Belle Arti di Firenze (1939) e di Venezia (1941-1944) sotto la guida di Felice Carena e di Giuseppe Cesetti apprende la lezione del Novecento italiano e la funzione plastico-costruttiva del colore. Nell'immediato dopoguerra aderisce al Neorealismo, nato da una costola del tramontato Fronte Nuovo delle Arti e successivamente al gruppo 'Numero' di Firenze che raccoglie i maggiori esponenti dell'astrattismo. Negli anni sessanta apre a Udine lo studio-laboratorio per realizzare sculture e bassorilievi in terracotta, più tardi in bronzo, ferro, acciaio per vari committenti pubblici e privati. Docente di scultura all'Accademia di Brera (1971-1991) partecipa a programmi sperimentali di rinnovamento della didattica. Alla costante produzione artistica e all'attività espositiva in Italia e all'estero, Dora Bassi affianca anche un intenso lavoro di studio e di ricerca sull'arte contemporanea. Scrive per riviste e cataloghi, si dedicata a valorizzare figure di artiste poco note in Italia come Charlotte Salomon, Leonor Fini, Leonora Carrington, Remedios Vaaro, Georgia O'Keffe, Jenny Holzer. Presiede fino al 1991 il gruppo DARS (Donna Arte Ricerca e Sperimentazione). Dagli anni Ottanta il suo codice stilistico contamina pittura e scultura, approdando infine a una pittura di grande raffinatezza tecnica. Si spegne a Udine nel 2007.
Scultura in Bronzo da Tavolo a Patina Verde 1942 con un'iscrizione sul fronte "LIUCIA" e la firma dell'autore Ravasio 1942 sulla parte destra della base. Si tratta del volto di una ragazza con i capelli mossi decorato da una bella patina verde scavo, in tinta con il marmo della base. In ottimo stato di conservazione.
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