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Scultura in Bronzo da Tavolo a Patina Verde 1942
900,00€
Scultura in Bronzo da Tavolo a Patina Verde 1942 con un’iscrizione sul fronte “LIUCIA” e la firma dell’autore Ravasio 1942 sulla parte destra della base. Si tratta del volto di una ragazza con i capelli mossi decorato da una bella patina verde scavo, in tinta con il marmo della base. In ottimo stato di conservazione.
Altezza totale 24 cm, bronzo alto 18 cm e la base in marmo verde 6.
Periodo: 1900
Dimensione Articolo:
altezza: 24 cm
larghezza: 11.5 cm
profondità: 9 cm
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Scultura in Bronzo Anni Quaranta a Patina Verde raffigurante il profilo di una ragazza con i capelli al vento. La fusione ha una patina verde scavo ed è sostenuta da un parallelepipedo rettangolare in marmo verde alto 4 cm, sul quale poggia una placca in bronzo con l'iscrizione GIOVINEZZA mentre sul bordo inferiore dei capelli troviamo il nome dello scultore Ravasio scritto in corsivo e la data del 1940.
La plastica della fusione in terra è stata volutamente interrotta in corrispondenza dei capelli per ottenere un effetto etereo ed evocativo, volto a sottolineare la fugacità della giovinezza.
Si presenta in ottimo stato, integra in ogni sua parte. La scultura è alta 30 cm, base inclusa, la sola figura in bronzo è alta 26 cm.
Busto in Bronzo Dora Bassi 1970 di Alessandro Manzoni ritratto a mezza figura, con papillon ed espressione compiaciuta. La fusione in bronzo ha una bella patina scura ed è montata su di un cubo in marmo nero ed è firmata sull'angolo destro del colletto del cappotto Bassi 1970. In perfetto stato di conservazione.
Opera dell'artista DORA BASSI (1921-2007), scultrice e pittrice friulana, è stata protagonista e testimone dei principali movimenti artistici del secondo dopoguerra. Iscritta all'Accademia di Belle Arti di Firenze (1939) e di Venezia (1941-1944) sotto la guida di Felice Carena e di Giuseppe Cesetti apprende la lezione del Novecento italiano e la funzione plastico-costruttiva del colore. Nell'immediato dopoguerra aderisce al Neorealismo, nato da una costola del tramontato Fronte Nuovo delle Arti e successivamente al gruppo 'Numero' di Firenze che raccoglie i maggiori esponenti dell'astrattismo. Negli anni sessanta apre a Udine lo studio-laboratorio per realizzare sculture e bassorilievi in terracotta, più tardi in bronzo, ferro, acciaio per vari committenti pubblici e privati. Docente di scultura all'Accademia di Brera (1971-1991) partecipa a programmi sperimentali di rinnovamento della didattica. Alla costante produzione artistica e all'attività espositiva in Italia e all'estero, Dora Bassi affianca anche un intenso lavoro di studio e di ricerca sull'arte contemporanea. Scrive per riviste e cataloghi, si dedicata a valorizzare figure di artiste poco note in Italia come Charlotte Salomon, Leonor Fini, Leonora Carrington, Remedios Vaaro, Georgia O'Keffe, Jenny Holzer. Presiede fino al 1991 il gruppo DARS (Donna Arte Ricerca e Sperimentazione). Dagli anni Ottanta il suo codice stilistico contamina pittura e scultura, approdando infine a una pittura di grande raffinatezza tecnica. Si spegne a Udine nel 2007.
Francesco Buonapace Cerbiatto in Bronzo 1930 circa in buono stato di conservazione firmata in prossimità della zampa posteriore sinistra dell'animale. Francesco Buonapace (Lecce 1902- Bologna 1975) frequenta la Regia Scuola Artistica del capoluogo salentino dove e’ allievo dello scultore toscano Almo Mercanti. Più tardi si reca prima a Milano poi a Firenze dove si forma all’Accademia di Belle Arti con Domenico Trentacoste.
Completa i suoi studi artistici a Monza città nella quale si reca nel 1923 dopo aver vinto una importante borsa di studio. Artista fortemente influenzato dallo stile e dalla forma delle statue greche e romane risulta gradito agli esponenti del partito Fascista,e riceve importanti commissioni al tempo del regime mussoliniano. Moderatamente influenzato dalle varie scuole della prima metà del ‘900, realizza originali opere in bronzo, terracotta, gesso e marmo, per lo più busti e ritratti di noti personaggi. Numerosi i bassorilievi e le figure di animali. Molto interessanti sono inoltre i suoi disegni. Buonapace ha partecipato a importanti rassegne italiane: dalle Biennali leccesi a quelle milanesi e toscane ottenendo importanti riconoscimenti. Degna di nota tra le sue numerose opere, quella che fa parte della decorazione del Palazzo degli Uffici Finanziari di Bari, l’imponente ed elegante statua del “Pescatore”.
La scioltezza del modellato di questa composizione, la linea deformante delle tre figure femminili rese quasi slegate dalla realtà anatomica, ma di forte impatto emotivo, spirituale, sono caratteristiche che ci inducono a collocare la scultura al secondo decennio del Novecento, alle correnti simboliste degli anni '20.
Bianchi Giuseppe (Como 1864 - 1944) partecipò all'Esposizione Nazionale a Brera del 1922 con una scultura in marmo "Care Rimembranze". Sono note inoltre alcune sue opere, comparse recentemente nelle vendite pubbliche e presenti nelle Raccolte d'Arte dell'Ospedale Maggiore di Milano.