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Milano antica: una città da imprimere su stampa

Le stampe antiche sono da sempre oggetto di attrazione e di collezionismo appassionato, capaci di risvegliare memorie passate e di tramandare valori preziosi. Suddivise in due grandi famiglie, cartografia e vedute, le stampe antiche sono custodi di ricordi lontani, testimoni silenziosi di un passato dimenticato, fatto di mutazioni urbane e di eventi storico-culturali che hanno investito la nostra società.

Da Gaspar Van Wittel a Luca Carlevarijs, da Paolo Mezzanotte fino al Canaletto, sono diversi gli artisti che nel loro tempo hanno voluto imprimere su carta vedute di paesaggi, occasioni mondane e momenti di vita quotidiana, restituendo straordinarie letture della nostra storia, economia, ma anche scenari della vita sociale e di costume dei nostri predecessori. In modo particolare, la città di Milano è stata più volte soggetto del pennello di numerosi vedutisti che, nel corso dei secoli, hanno voluto ritrarre i principali quartieri e monumenti cittadini, immortalando dal loro punto di vista anche i ritmi frenetici della vita metropolitana.

Paolo Mezzanotte, Durelli, Bonamore, Citterio sono solo alcuni dei pittori vedutisti che, nel del XIX e XX secolo, hanno voluto lasciare traccia della vita urbana e mondana milanese otto-novecentesca, padroneggiando diverse tecniche, dall’acquaforte, all’acquatinta, alla xilografia.

A partire dal 1866, Il Secolo Illustrato della Domenica – il settimanale milanese edito da Sonzogno – dedicherà ampio spazio alle vedute della Milano dell’Ottocento e del primo Novecento, per raccontare le evoluzioni che gradualmente investono la città meneghina, gli istanti di quotidianità e le occasioni di festa, come il carnevale e le corse all’Ippodromo.

Vi proponiamo una selezione di stampe antiche di Milano, il cui spirito viene celebrato attraverso scorci, vedute e personalità celebri della storia e della cultura.

La prima stampa di Milano dell’Ottocento che vi vogliamo presentare è quella delle Grandi Corse all’Ippodromo di San Siro datata 1892; disegnata da Antonio Bonamore per il Secolo Illustrato della Domenica, la stampa raffigura il momento di euforia delle corse dei cavalli che avevano luogo con cadenza fissa nel capoluogo lombardo. Nell’Ottocento le corse ippiche rappresentavano un vero e proprio fenomeno di aggregazione e di svago, oltre che economico, tra donne in abiti eleganti con grandi coprisole e uomini in completi scuri di ogni estrazione sociale, che scommettevano sul cavallo più promettente.

Il business delle corse dei cavalli si sviluppò parallelamente alla diffusione della nascente borghesia industriale. Nell’800 l’ippodromo di San Siro, insieme agli ippodromi di Roma, Firenze, Napoli e Torino, era uno dei poli di maggiore sviluppo per le scommesse ippiche. In questa xilografia, realizzata con profili acquarellati, Bonamore incide la veduta del campo dalla tribuna dei soci dell’ippodromo milanese, tra l’euforia del pubblico perlopiù maschile intento a seguire la competizione sportiva.

Sempre di Antonio Bonamore per Il Secolo Illustrato della Domenica, una stampa antica del ballo al Teatro della Scala realizzata da Manzotti nel 1897. La xilografia datata 1800 immortala i ballerini del Teatro della Scala di Milano, intenti a preparare la coreografia di Luigi Manzotti (1835-1905), guidati dal coreografo e dagli spartiti musicali dei musicisti nel chiuso del teatro milanese.

La stampa è caratterizzata da un grande dinamismo, accentuato dalla fluttuazione degli abiti dei ballerini, nonostante la mancanza del colore.

Quanto alle stampe dei monumenti più famosi di Milano, nella sezione dedicata a Milano abbiamo un’incisione dell’Ottocento tratta dal Cosmorama Pittorico e firmata Luigi Sacchi, e una veduta esterna del Duomo di Milano del 1830. La prima incisione raffigura l’interno della Cattedrale di Sant’Ambrogio durante un’omelia; le navate della basilica sono gremite di fedeli assorti in preghiera e contemplazione. La stampa della Basilica di Sant’Ambrogio è caratterizzata da notevoli effetti chiaroscurali, capaci di dare valore quasi tattile alle superfici.

La basilica di Sant’Ambrogio è l’edificio romanico più celebre di Milano e il secondo per importanza della città dopo il Duomo; costruito tra la fine del IV secolo e il XII secolo per volontà del vescovo Ambrogio, rappresenta un punto focale della storia milanese e della Chiesa ambrosiana.

La seconda stampa che vi vogliamo proporre invece è un’acquatinta d’epoca della veduta esterna del Duomo di Milano. Realizzata nel 1830, la stampa del Duomo di Milano offre un’incantevole panoramica della principale piazza meneghina. Le linee prospettiche confluiscono nella chiesa – elemento centrale della scena -, popolata da una folla di passanti immortalati in un momento di vita qualunque; la luce acquista qui una sorta di valore quasi mistico, grazie all’equilibrato dosaggio dei colori giallo, azzurro e bianco.

La stampa si presenta entro passepartout, in una cornice d’epoca lastronata in ciliegio con rosette in fusione di bronzo negli angoli.

Tra le stampe antiche di Milano presenti nel nostro catalogo, vi segnaliamo una rara acquaforte di Domenico Aspari datata 1788. La stampa presenta la veduta di San Paolo delle Monache di tre quarti, con particolare attenzione ai particolari della facciata. Grande attenzione, mediante tenui giochi chiaroscurali, è rivolta alle architetture della chiesa, che fanno da protagonista sull’intera scena.

In basso l’iscrizione in lastra: “A sua eccellenza / La Sig. Cont. Do. Elisabetta Borromeo de Conti d’Aragona e nata Marchesa Cusani”; sotto la veduta la stampa è firmata e datata Domenico Aspar. Del ed Sculp. Milano 1788.


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