Statua Antica in Bronzo di Horus degli inizi del 1900  con la testa di falco e la doppia corona dell’Alto e del Basso Egitto, eretto su una base di bronzo dal fisico atletico parzialmente coperto dalle ali. Nessuna iscrizione, con patina chiara in perfetto stato.

Figlio di Iside, Horus è una divinità appartenente alla religione dell’antico Egitto; il suo culto si estese dalla tarda Preistoria sino all’epoca Tolemaica e alla dominazione romana dell’Egitto. Nel corso dei millenni, fu venerato sotto molteplici forme;  questi aspetti eterogenei del dio derivarono probabilmente da differenti percezioni della stessa divinità sfaccettata, con l’enfatizzazione di certi attributi. Era assiduamente rappresentato come un  falco o come uomo dalla testa di falco (ieracocefalo) con la Doppia Corona dell’Alto e del Basso Egitto. Fece la sua comparsa nella religione egizia come divinità tutelare di Ierancopoli (in greco Città del Falco, originariamente chiamata Nekhen) nell’Alto Egitto e, di conseguenza, come prima divinità nazionale conosciuta, soprattutto in relazione al faraone, che in quell’epoca cominciò a essere considerato la manifestazione di Horus in vita e, da morto, di Osiride^]. Nella forma più comune del mito, Horus era figlio di Iside e Osiride e aveva un ruolo fondamentale all’interno del mito di Osiride, in quanto erede di suo padre – appunto Osiride – e rivale di Seth, il dio uccisore di Osiride.