Stampa antica incisa all’acquaforte da Nicola Mellini (1804/36) e dipinta da Chasselat (1753/1814) edita in Bologna presso Marc. Ant. Landini. Si presenta in buono stato con coloriture all’acqua e raffigura “Petrarca canta i versi, ch’egli ha fatto per Laura” Nellla solitudine di Vaucluse in riva ad un limpido ruscello, a pié d’un alloro che Petrarca e Laura avevano piantato, faceva rimbombare i Poeta, l’adorato nome dell’amata. Possedeva quest’oggetto vezzoso, tuttociò che la bellezza, le grazie, ed i pregi del cuore riunir possono d’interessante, e di amabile. Lo sorprendeva essa, talora, allorché immerso nei dolci slanci dell’amor suo, non s’accorgeva del di lei arrivo, e s’accostava chetamente, compensando con un sorriso i canti immortali, dei quali essa era l’oggetto. Talvolta trascorsa essendo l’ora accordata dalla vigile cura della Madre, la Laura li trovava a bearsi  sulla loro felicità, e ad incidere sulla scorza della quercia due nomi rispettati dalle grazie e dagli Amori”.

L’incisone con il suo vetro originale si presenta entro una bella cornice in ciliegio  decorata dall’applicazione di quattro rosette in bronzo negli angoli e risale ai primi decenni del 1800.