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Portasigarette in Argento Antico Portasigarette in Argento Antico
150,00€
Portasigarette in Argento Antico proveniente dalla città di Sheffield in lamina di argento sterling lavorato a costine diagonali. In buono stato di conservazione, manca degli elastici interni. Porta i marchi dell’argentiere W.N. ed è stato eseguito nel 1897-98.
Periodo: 1800
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altezza: 8 cm
larghezza: 6 cm
profondità: 1.5 cm
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Portafiammiferi Antico in Argento Sterling Birmingham 1920-21. Portafiammiferi da taschino in argento 925 millesimi, riccamente decorato con incisioni a volute e motivi fitomorfi, presenta un tableau con le iniziali "P S". Presenta i marchi della città di Birmingham del 1920/21 e pesa grammi 20. Ottime condizioni. E' munito di coperchio a scatto e della striscia abrasiva sul fondo.
Talmente indispensabile da influenzare anche la moda; i sarti del tempo iniziarono a disegnare e a creare abiti da uomo con apposito taschino all’interno della giacca per tenervi il portafiammiferi. Nacque un’incredibile varietà di modelli che si susseguirono freneticamente, a cominciare dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Venti del Novecento, quando vennero soppiantati dagli accendini meccanici. Erano muniti di coperchio a scatto e di una striscia abrasiva, e realizzati nei materiali più disparati. Quelli in oro e argento avevano la punzonatura che permette, oggi, di identificare il periodo di fabbricazione. Il massimo della raffinatezza era far incidere le proprie iniziali.
Il portafiammiferi venne poi recepito come un validissimo strumento pubblicitario. Così, le Esposizioni Universali, di gran moda a cavallo tra i due secoli, se ne impadronirono immediatamente, e così fecero le aziende di liquori, di champagne e di birra, che vi impressero il proprio logo.Talmente indispensabile da influenzare anche la moda; i sarti del tempo iniziarono a disegnare e a creare abiti da uomo con apposito taschino all’interno della giacca per tenervi il portafiammiferi. Nacque un’incredibile varietà di modelli che si susseguirono freneticamente, a cominciare dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Venti del Novecento, quando vennero soppiantati dagli accendini meccanici. Erano muniti di coperchio a scatto e di una striscia abrasiva, e realizzati nei materiali più disparati. Quelli in oro e argento avevano la punzonatura che permette, oggi, di identificare il periodo di fabbricazione. Il massimo della raffinatezza era far incidere le proprie iniziali.
Il portafiammiferi venne poi recepito come un validissimo strumento pubblicitario. Così, le Esposizioni Universali, di gran moda a cavallo tra i due secoli, se ne impadronirono immediatamente, e così fecero le aziende di liquori, di champagne e di birra, che vi impressero il proprio logo.Portafiammiferi da tasca in argento. Portafiammiferi da tasca in argento 925 millesimi, di forma rettangolare con i bordi smussati, centrato sul fronte da uno stemma all´interno del quale sono incise le iniziali A.R.
Di provenienza inglese, dalla città di Birmingham nel 1916/17, ad opera dell'argentiere con le iniziali R.R. e pesa gr. 25,8 e si presenta in ottime condizioni.
La storia dei portafiammiferi inizia con l’ ”intuizione luminosa” dell’inglese John Walker, che nel 1840 inventò il fiammifero; fu immediata l’idea di raccogliere quei focherelli in un astuccio da tenere a portata di mano, per accendere la pipa o un sigaro al club. Nessun gentiluomo usciva più di casa senza mettere nel panciotto questo indispensabile accessorio. Talmente indispensabile da influenzare anche la moda; i sarti del tempo iniziarono a disegnare e a creare abiti da uomo con apposito taschino all’interno della giacca per tenervi il portafiammiferi. Nacque un’incredibile varietà di modelli che si susseguirono freneticamente, a cominciare dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Venti del Novecento, quando vennero soppiantati dagli accendini meccanici. Erano muniti di coperchio a scatto e di una striscia abrasiva, e realizzati nei materiali più disparati. Quelli in oro e argento avevano la punzonatura che permette, oggi, di identificare il periodo di fabbricazione. Il massimo della raffinatezza era far incidere le proprie iniziali.Il portafiammiferi venne poi recepito come un validissimo strumento pubblicitario. Così, le Esposizioni Universali, di gran moda a cavallo tra i due secoli, se ne impadronirono immediatamente, e così fecero le aziende di liquori, di champagne e di birra, che vi impressero il proprio logo.
Talmente indispensabile da influenzare anche la moda; i sarti del tempo iniziarono a disegnare e a creare abiti da uomo con apposito taschino all’interno della giacca per tenervi il portafiammiferi. Nacque un’incredibile varietà di modelli che si susseguirono freneticamente, a cominciare dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Venti del Novecento, quando vennero soppiantati dagli accendini meccanici. Erano muniti di coperchio a scatto e di una striscia abrasiva, e realizzati nei materiali più disparati. Quelli in oro e argento avevano la punzonatura che permette, oggi, di identificare il periodo di fabbricazione. Il massimo della raffinatezza era far incidere le proprie iniziali.
Il portafiammiferi venne poi recepito come un validissimo strumento pubblicitario. Così, le Esposizioni Universali, di gran moda a cavallo tra i due secoli, se ne impadronirono immediatamente, e così fecero le aziende di liquori, di champagne e di birra, che vi impressero il proprio logo.