Ghilli Antichità Milano » Le essenze morbide: quali legni ne fanno parte
Quando parliamo di essenza del legno ci riferiamo alle peculiarità tipiche della specie legnosa che differiscono da pianta a pianta, sia in termini estetici che di impiego. Sebbene possa trarre in inganno, il termine non va dunque confuso con l’omologo utilizzato in termini di fragranza, infatti l’essenza non è legata all’odore, anche se ovviamente ogni tipologia di legno ne possiede uno propria.
Che siano alberi, arbusti oppure piante, i legni vengono classificati in famiglie e, a loro volta, suddivisi in diverse specie legnose, ognuna contraddistinta da un’essenza particolare.
A seconda del luogo di provenienza, le essenze si distinguono in legno europeo (come l’abete, il pino e il larice) oppure in legno esotico (come la jotoba il mogano e l’ebano); relativamente alle proprietà e al grado di durezza del legno – che è direttamente proporzionale al peso specifico della specie legnosa -, le specie legnose si distinguono in essenza tenera o dolci e in essenza forte o dura.
Tenere e dolci, oppure forti e dure, le essenze presentano un’enorme varietà di colori e di venature differenti, che possono variare nel corso tempo a causa dell’esposizione solare: nello specifico, i legni chiari tendono a diventare più giallastri nel tempo, mentre quelli più scuri tendono ad ingiallirsi oppure a schiarirsi.
Ad esempio, il legname di provenienza esotica, oltre a possedere una maggiore resistenza meccanica, si caratterizza per una tonalità più scura e decisa, mentre il legname di provenienza nordica si distingue per una tonalità più dorata e tenue.
Quando si parla di essenze tenere o dolci si fa riferimento a quelle specie legnose che si presentano in natura più morbide e leggere, e dalla crescita rapida. Tendenzialmente di colore chiaro, le essenze tenere o dolci sono facili da lavorare e si prestano bene al taglio, ma altrettanto facilmente si scalfiscono essendo molto sensibili agli urti, ai graffi e alle intaccature; per questo vengono usati raramente nella realizzazione di strutture a vista, in quanto non si prestano a essere perfettamente rifinite.
I legni teneri possono provenire da boschi di conifere o da boschi di latifoglie, e trovano largo impiego nella realizzazione di semilavorati lignei, nei lavori di ebanisteria e nella produzione della carta.
Tra le essenze di legno morbido troviamo:
Legno di abete
L’abete è un legno tenero appartenente alla famiglia delle resinose, tipico degli Stati Uniti ma altrettanto comune anche in Europa. Se ne conosco due principali varietà, che differiscono in base al colore della corteccia: abete bianco e abete rosso. L’abete bianco è la qualità meno pregiata, il suo colore è chiaro e si presenta con venature di colore rossastro. Si tratta di un legno leggero particolarmente nodoso, per questo è maggiormente soggetto a deteriorarsi facilmente. L’abete rosso è il più robusto e resistente tra le essenze morbide; quando è fresco si presenta in un colore molto chiaro che, stagionando, diventa giallo pallido. Rispetto all’abete bianco, quest’ultimo si dimostra essere più resistente all’umidità, per questo trova particolare impiego in lavori di falegnameria e nelle costruzioni di travi e di strutture portanti.
Legno di pino
Il pino è una varietà di legno tenero appartenente alla famiglia delle resinose, molto diffuso sia in America che in Europa. Si presenta di un colore bianco rossiccio e con profonde nodature, è un tipo di legno molto durevole nel tempo con un’alta resistenza all’inflessione, il che lo rende facilmente lavorabile. Ne esistono di diverse varietà, ciascuna con un diverso settore di impiego: il pino marittimo, ad esempio, è usati per i lavori di falegnameria interna e per la costruzione di impalcature, mentre il pino selvatico è impiegato nella costruzione di navi, ponti e serramenti.
Legno di tiglio
Il tiglio appartiene alle essenze di legno tenere, tipica della famiglia delle latifoglie. Di colore chiaro sfumato di rosa, a fibra omogenea e sottile, il tiglio è un legno facile da lavorare e da incidere, per questo è largamente impiegato nell’arredamento e nella costruzione di oggetti di falegnameria leggera, come cancelleria, giocattoli, sculture e attrezzi per uso domestico. Essendo un’essenza molto delicata, il tiglio è poco resistente all’usura e all’umidità, per questo è poco indicato per la costruzione di attrezzi da lavoro. Tuttavia, il tiglio è una varietà di legno che una volta stagionato non è più soggetto ad alcuna deformazione, per questo è spesso utilizzato per la meccanica dei pianoforti e per la costruzione di altri strumenti a tastiera.
Legno di cembro
Il cembro (o cirmolo) è un albero con legno dolce appartenente alla famiglia delle latifoglie, diffuso soprattutto nell’Europa centrale e, in particolare, sulle Alpi. É un legno molto pregiato che non teme l’altitudine e le basse temperature, infatti assieme al larice ricopre la fascia boschiva superiore delle Alpi. Il cembro è una varietà di legno particolarmente compatta, si presenta privo di venature e spesso è utilizzato per realizzare materiale da arredamento, per la realizzazione di lampadari, giocattoli e decorazioni.
Legno di larice
Nome comune delle conifere arboree appartenente alla famiglia delle linacee, tipica delle montagne dell’Europa centrale. Il larice è un legno morbido ma molto compatto e resistente all’umidità, caratteristiche che lo rendono facile da usare nella costruzione prodotti di falegnameria, infissi e nella costruzione di barche e navi.
Nel suo stato originale è di colore rossiccio, con venature giallognole e la sua corteccia è di marrone più scuro, percorsa da solchi longitudinali.
Legno di pioppo
Il pioppo è una varietà di legno ad essenza tenera, che appartiene alla famiglia delle salicacee, originarie prevalentemente delle regioni settentrionali dell’emisfero boreale. Si tratta di una varietà di legno chiara e particolarmente tenera, per questo è poco resistente nel tempo. È tra i legni morbidi più usati per la costruzione di mobili di largo consumo, utilizzato come base per mobili impiallacciati per gli interni di mobilio di pregio, oltre che per la produzione di cellulosa destinata all’industria della carta.
Legno di balsa
La balsa è un’essenza tenera appartenente alla famiglia delle bombacaceae, molto comune nell’America meridionale. È di colore bianco con occasionali sfumature rosee o brune e una tessitura grossolana con fibratura diritta. È tra le essenze tenere meno resistenti a compressione, per questo soggetta a non durare nel tempo. Il suo legno è il più leggero al mondo, per questo impiegato in modellismo, nella produzione di giocattoli e come isolante termico e acustico.
Legno di obeche
Appartenente alla famiglia delle latifoglie, l’obeche è una pianta a legno tenero diffusa soprattutto nell’Africa occidentale e centrale. Si presenta in un colore molto chiaro tendente al grigio e con una tessitura grossolana a fibratura dritta, ed è noto per il cattivo odore che amana. L’obeche è un legno leggero e di scarsa resistenza e durabilità, apprezzato perlopiù per lavori di falegnameria fine e per la fabbricazione di mobili e arredi.
Legno di ontano
L’ontano (o Alnus) è una pianta appartenente alle essenze morbide, della famiglia delle betulaceae. Di origine europea (anche se è possibile trovarlo anche nel nordafricana e nel continente asiatico), si caratterizza per il colore beige tendente al rosso e per la sua essenza mediamente pesante e tenera, peculiarità che lo rende una delle essenze più utilizzate nella liuteria elettrica per la produzione delle chitarre. Il legno di ontano è leggero e molto facile da lavorare, ma, di contro, è poco resistente alle intemperie e agli insetti.
Legno di betulla
Tra le essenze morbide si annovera anche il legno di betulla. Appartenente alla famiglie delle latifoglie, il legno della betulla si presenta di colore bianco giallastro, con qualche striatura tendente al rosa. La betulla è la più resistente tra le essenze tenere ma teme l’umidità, motivo per cui questo tipo di legno è molto usato solo per le costruzioni interne
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