La lunga storia del lampadario parla di luminosi attimi e splendenti avvenimenti. La sua bellezza è da sempre considerata simbolo di prestigio e ricchezza. Eleganza e classe espresse in luce e riflessi.
Le sue origini sono da ricercare in un lontano passato quando l’uomo sentì il bisogno di illuminare gli ambienti. I primi modelli erano formati da candele disposte a cerchio e sorrette da bracci a raggi che confluivano verso un perno centrale fissato in alto e sospeso. Se i primi esemplari erano realizzati in ferro successivamente si iniziarono ad utilizzare anche il legno, leghe metalliche, cristallo e porcellana.
Storia del Lampadario
I primi lampadari iniziarono ad arricchire gli ambienti già dall’epoca romana. Erano molto rudimentali e il loro funzionamento molto semplice, tramite olio, petrolio o grasso animale. Realizzati
in bronzo avevano diverse forme e motivi. La storia di questo complemento d’arredo si lega con quella artistica ed è durante il Medioevo che trova le prime espressioni. È in questo periodo che il lampadario oltre ad illuminare inizia ad essere anche decorazione, principalmente dei palazzi delle istituzioni civili e religiose.
Il ‘500 vede la nascita di lampadari in cristallo e in vetro di cui la Boemia e Murano diventano i maggiori produttori. Il Barocco apre le porte alle decorazioni, utilizzate ancor di più durante il successivo Rococò. Volute asimmetriche, curve, uccelli, foglie, frutta e fiori, decorano questi lampadari di lusso, ormai arte allo stato puro. L’eccentricità del Rococò e del Barocco viene presto sostituita dalla linearità del Neoclassicismo che propone decori che si rifanno all’epoca greco-latina. Durante l’epoca vittoriana si assiste alla diffusione generalizzata di lampade e lampadari.
Il movimento estetico introduce motivi esotici come quelli greci, persiani, giapponesi, egiziani ed arabi. Sul finire del 1800 e l’inizio del 1900 l’illuminazione a gas viene man mano sostituita da quella elettrica che apre le porte ai modelli proposti dall’Art Nouveau. Questo movimento artistico vide uno stile che si incentrava principalmente sulla natura e sull’armonia femminile. Il lampadario anni ’20 si caratterizzava per il ritorno al ferro battuto e al cristallo.
Lampadari di lusso: cristallo, vetro e porcellana
La storia del lampadario è stata una storia artistica, oltre che di innovazione, e questo percorso ha lasciato in eredità dei modelli pregiati ed incantevoli. I lampadari d’epoca si legano ad un passato blasonato ed elegante, dal design avvolgente. Erano questi lampadari che riempivano ville nobiliari e castelli, rinfrangendo con i loro cristalli i momenti di convivialità.
Tra i modelli di lampadari di lusso sicuramente spiccano quello classico imperiale realizzato con vetro di Boemia o ancora quello realizzato con la sopraffina arte della soffiatura del vetro di Murano. Le colorazioni e le trasparenze del vetro veneziano permettevano di ottenere luminosi effetti cromatici.
All’epoca ottocentesca appartengono i lampadari in bronzo dorato, che si caratterizzavano per l’accurata lavorazione del metallo, squisitamente cesellato e decorato con una doratura a fuoco. Questi lampadari di lusso erano dotati di appositi bracci per collocare le candele (le lampadine in seguito). Questo secolo ci ha regalato anche pregiati lampadari di cristallo costituiti da una struttura in metallo e cerchi, legati da catenelle e decorati da gocce, sfere e pendenti in cristallo di Rocca.
Di epoca precedente sono i lampadari realizzati in legno e ferro battuto, fatti per reggere una lampada ad olio. Sono lampadari dalla struttura molto semplice, appesi al soffitto tramite catene ed utilizzati in castelli, armerie, porticati e altri ambienti che avessero bisogno di illuminazione.
Restaurare lampadari lusso: l’arte della grazia
Il restauro di lampadari di lusso e d’epoca è molto complessa e richiede molto tempo, oltre competenze artistiche e tecniche. La maggior parte dei lampadari antichi sono realizzati in legno, metalli e cristalli pendenti. Il restauro il più delle volte riguarda tutti e tre i materiali: il legno richiede un rifacimento vero e proprio con laccatura e doratura, i metalli devono essere puliti e lucidati, mentre i cristalli, mancanti o danneggiati, devono essere sostituiti con pezzi identici. I mercatini e i negozi di antiquariato offrono spesso perle di cristallo di Boemia, di quarzo rosa o di vetro di Murano.
La parte più difficile del restauro dei lampadari d’epoca riguarda la parte elettrica, difatti questi elementi sono stati realizzati per illuminare con le candele o con le lanterne ad olio e solo successivamente furono dotati di portalampade. È per questo motivo che l’intervento di restauro deve essere molto accurato.
Per ogni tipo di restauro è sempre bene rivolgersi ad un esperto in modo da non compromettere l’autenticità e la bellezza del lampadario.
Lampadari di lusso e introduzione della luce elettrica
La svolta nel mondo dei lampadari fu data dall’introduzione della luce elettrica, fine 1880.
Questa innovazione permise la sostituzione dell’illuminazione ad olio (che a sua volta aveva sostituito quella a gas), ma non è tutto. Questo cambiamento ha modificato anche il modo di intendere il lampadario, trasformandolo in oggetto di design. Iniziarono ad essere realizzate forme diverse che potessero soddisfare differenti richieste: lampadari da muro o da applicare al soffitto senza essere sospesi.
Il concetto di lampadario ha subito modifiche ed innovazione nel corso degli anni, ma il fascino, il carisma e l’eleganza dei lampadari d’epoca riempirà ancora saloni e accompagnerà ancora serate danzanti.