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Valutazione Mobili Antichi

VALUTARE UN MOBILE ANTICO 

La valutazione di un mobile antico non è in realtà un’operazione semplice da affrontare, in quanto richiede non solo una profonda competenza dell’opera antica da esaminare, ma anche un’imprescindibile conoscenza del mercato attuale in cui collocarla.

Capire il mobile antico sostanzialmente significa conoscerne le tecniche esecutive originali, i materiali impiegati, essenze, ferramenta,  riconoscere l’insieme coerente di forme  unite da reciproche corrispondenze e armonie, esaminando le finiture e le caratteristiche stilistiche  e territoriali che lo contraddistinguono. Quindi tecnica e storia.

Il primo bivio di fronte al quale ci troviamo nel valutare un mobile antico riguarda quindi la sua originalità e autenticità. Non vogliamo affrontare in questa sede un semplicistico  vademecum  per poter riconoscere l’autenticità di un mobile d’epoca, ma vogliamo fare l’ipotesi di trovarci di fronte all’analisi di un mobile antico.

Un  elemento importante da prendere in considerazione è lo stato conservativo; eventuali sostituzioni o manomissioni di parti costruttive,  così come la presenza o meno della patina originale sono elementi che concorrono a deprezzare o meno il mobile.

quattro-sedie-ImperoMa se trovassimo un mobile antico in un buono stato di conservazione, con maniglie e serrature originali ed in prima patina, quanto varrebbe?

A questo punto dobbiamo considerare la qualità esecutiva e dei materiali, ovvero un mobile d’uso domestico costruito in legno dolce avrà probabilmente un valore inferiore rispetto ad un mobile eseguito da un maestro ebanista con legni pregiati e finiture di pregio. La maestria di un ebanista spesso è data non solo dalla qualità dei materiali impiegati ma dal loro utilizzo e accostamento che permette all’opera d’arte di vincere il tempo e le conferisce un valore eterno.

La rarità o l’unicità è ovviamente un ulteriore elemento fondamentale nella determinazione del valore di un mobile antico ed è spesso una conseguenza della qualità esecutiva e della bottega di produzione. Un facile esempio può essere nella notorietà della produzione della bottega di Giuseppe Maggiolini; qualsiasi arredo attribuito alla sua produzione è accolto molto favorevolmente dal mercato.

Il mercato, a torto o a ragione, è alla fine il giudice inappellabile al quale viene lasciato il verdetto finale. Un mobile antico può anche essere straordinario ed estremamente raro, ma se manca l’interesse degli acquirenti non raggiungerà mai valori economici soddisfacenti.  Va sottolineato che se da un lato il gusto ed il mercato seguono andamenti ciclici, è indubbio che i mobili antichi di qualità avranno sempre un valore.

Il raffronto con risultati recenti delle vendite  di mobili similari può dare ottime indicazioni (le case d’asta rendono pubblici i risultati delle loro vendite all’incanto  includendo le loro commissioni che ammontano mediamente ad un 25%).

Interrogandosi sul valore di un mobile antico, ci sembra doveroso di chiarire a che tipo di valore ci stiamo riferendo: valore intrinseco o valore commerciale?

Il valore intrinseco è relativo al costo attualizzato dei materiali, delle finiture e dei processi di lavorazione e nella stragrande maggioranza dei casi è astronomico in quanto una volta erano disponibili essenze che oggi non sono facilmente reperibili;  ad esempio i bronzi cesellati e dorati a fuoco di alcuni mobili oggi  non sono certamente replicabili, ma anche le tecniche di lavorazione o di finitura sarebbero oggi antieconomiche.

Basti pensare che la lucidatura a gommalacca professionale di un mobile antico implica inizialmente  diverse giornate di lavoro, per poi essere ultimata nel corso dei mesi a seguire! Oggi non è ipotizzabile sostenere i costi di lavorazione tradizionali per la realizzazione di un mobile, pertanto se ci riferiamo al valore intrinseco di un mobile antico, scopriamo in maniera sorprendente che oggi i mobili antichi hanno un costo irrisorio rispetto al loro valore intrinseco!!!

Il valore commerciale per contro, è  il valore che un bene ha in un mercato di riferimento e nei confronti dei mobilitavolo-rotondo-lastronato antichi è nettamente inferiore al corrispondente valore intrinseco.

Concludendo, il valore di un mobile antico viene stabilito in base a delle caratteristiche tecniche che normalmente sono contenute in un attestato di autenticità che ne specifica l’epoca, la provenienza, lo stile ed eventuali carenze conservative. Tale documento deve essere redatto da un antiquario, un restauratore di mobili antichi o comunque una figura professionale  che ne abbia il titolo, come un perito.

Sulla base di questo documento e delle relative informazioni in esso contenute, si può procedere alla determinazione del suo valore sulla base delle considerazioni anzi dette;  il consiglio è comunque  quello di rivolgersi  ad un antiquario di fiducia.


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