Ghilli Antichità Milano » Come restaurare un lampadario antico: come, chi e perché
Quante volte ci è capitato di passare davanti a un mercatino o ad una bottega di un rigattiere e di rimanere affascinati da un lampadario antico, magari un po’ ammaccato dai segni del tempo, ma abbiamo sempre desistito dall’acquistarlo perché non sapevamo da dove iniziare per riportarlo al suo antico splendore?
I lampadari antichi, si sa, sono elementi d’arredo intramontabili ricchi di fascino, capaci di arricchire di storia e di carattere un particolare ambiente della nostra casa, anche quello più moderno e minimal, come suggeriscono le ultime tendenze in fatto di interior design. Che sia in cristallo, in vetro, in bronzo oppure in ferro battuto, il lampadario antico inoltre ha bisogno di una manutenzione frequente, come per tutti gli oggetti antichi e d’antiquariato del resto, e se questa non è eseguita correttamente il rischio di incorrere in danni irreparabili è dietro l’angolo.. ma l’effetto scenografico che ne guadagnerà la vostra casa vi ripagherà di tutti gli sforzi necessari!
Dunque, come dobbiamo procedere per dare nuova vita a un lampadario d’antiquariato? È sempre necessario affidarsi a un professionista per restaurare un vecchio lampadario?
Scopriamo come fare per restaurare un lampadario antico e riportarlo al suo status originario.. in modo facile ma efficace!
La procedura di restauro di un oggetto antico prevede più fasi operative, che partono dalla valutazione dello stato del manufatto e degli eventuali elementi rotti, alla smontaggio della struttura e delle componenti più delicate, fino alla pulizia integrale e al rimontaggio del lampadario.
Per eseguire il corretto restauro di un lampadario di antiquariato occorrono:
Una volta reperito il materiale necessario, potete iniziare con il restauro vero e proprio. Come prima cosa adagiate il lampadario su di un ripiano (o sul pavimento se preferite), ricoprendolo con dei vecchi giornali o del cartone per evitare di macchiare la superficie o di danneggiarla. Iniziate con il pulire accuratamente il lampadario con un panno morbido inumidito, per eliminare la polvere e i residui di sporco sull’intera superficie, ma anche per rimuovere quella opacità tipica dei vecchi lampadari sottoposti all’incuria.
Terminata l’operazione, schermate le parti elettriche con del nastro adesivo di carta oppure del nastro isolante, per preservare il corretto funzionamento del lampadario. A questo punto avete due possibilità: lucidare il lampadario oppure riverniciarlo con uno smalto ad acqua. Nel caso di restauro di un lampadario antico, è sempre buona norma procedere con la verniciatura di tutte le parti, soprattutto se queste presentano importanti segni di usura. Per cui smontate ogni componente del lampadario che potrebbe rovinarsi durante questa fase, come i vetri, i cristalli o altre parti decorative delicate, ma anche tutta la parte di elettrificazione, come i cavi elettrici, che verranno sostituiti con cavi e connettori nuovi delle medesime caratteristiche estetiche e funzionali.
Conclusa la fase di smontaggio, vaporizzate le singole arti del lampadario con lo sgrassatore, lasciando agire il prodotto per circa mezz’ora prima di procedere con la rimozione della vernice originale. Trascorso il tempo di posa, scartavetrate tutti gli elementi del lampadario con l’ausilio della carta vetrata fine, avendo cura di rimuovere con un panno inumidito la polvere che genera la levigatura stessa. Adesso che le superfici sono perfettamente lisce, prima di procedere con la fase di verniciatura se il lampadario presenta delle parti ferrose, è opportuno l’utilizzo di un prodotto antiruggine (in commercio esistono vernici comprensive di antiruggine, se usate un simile prodotto potete saltare questo passaggio).
Quando l’antiruggine si sarà completamente assorbito, potete proseguire con la verniciatura. In base alle vostre esigenze, è possibile svolgere questa operazione con della vernice spray per metallo (scelta consigliata, soprattutto se il vostro lampadario è molto elaborato e ostico da dipingere a mano) o con un pennello a setole bianche, applicando dei sottili strati di pittura.
In entrambi i casi, vi consigliamo di dare sempre più mani di pittura per ottenere il risultato desiderato, senza tuttavia comprometterne l’effetto antico.
Se invece desiderate lucidare il vostro lampadario, anche in questo caso dovrete eseguire un’operazione di sverniciatura. Quindi sciacquate l’intera superficie con una spugna imbevuta di acqua tiepida e di sgrassatore, asciugate con un straccio e passate a lucidare la struttura del lampadario, usando un prodotto lucidante specifico che andrete a stendere con un panno di cotone.
Una volta che la vernice è asciutta, potete procedere con l’assemblaggio di tutte le componenti del lampadario. È importante che la fase del montaggio delle parti elettriche avvenga nel rispetto delle norme di sicurezza, per questo ultimato il lavoro di restauro vi consigliamo di far visionare il lampadario ad un esperto, che verificherà che tutto sia regolare.
I lampadari antichi necessitano di una manutenzione regolare per conservare la bellezza originale del lampadario e mantenerlo efficiente nel tempo, ma anche per una ragione legata alla sicurezza. La manutenzione dei lampadari antichi in ferro battuto è la più facile da eseguire. Essendo un materiale durevole, il ferro battuto non richiede particolari cure dato che non si deteriora con il passare del tempo, per cui sarà sufficiente spolverare il lampadario di tanto in tanto con un panno inumidito o con piumino per la polvere per riportarlo al suo antico splendore.
I lampadari di cristallo o in vetro richiedono invece un’attenzione maggiore, oltre alla manutenzione ordinaria. Per pulire in profondità un lampadario in cristallo o in vetro, occorre smontare completamente ogni singolo componente del lampadario (lasciando intatta la struttura centrale) e immergere il tutto per qualche minuto all’interno di una piccola vasca con acqua calda e detergente liquido (l’aceto bianco è un ottimo detergente “casalingo” dall’alto potere disincrostante, ne basterà mezzo bicchiere per eliminare ogni traccia di sporco e grasso dai vetri). Quindi strofinate con delicatezza le singole parti, sciacquandole sotto l’acqua corrente e asciugate ogni pezzo con un panno in perfettamente asciutto e pulito. Le componenti in metallo del lampadario possono inoltre essere pulite con una soluzione realizzata con acqua e limone.
Ad ogni modo, se la normale manutenzione non è sufficiente o non viene eseguita da tempo, oppure se notate che le guaine dei conduttori sono deteriorate in qualche punto o che i portalampade non funzionano, potrebbe essere necessario un intervento di restyling completo del lampadario da parte di uno specialista.
In Ghilli Antichità abbiamo un’esperienza di oltre 30 anni nel settore del restauro di lampadari antichi, su tutto il territorio italiano.
Hai un lampadario antico da restaurare? Nel nostro laboratorio di Milano, le mani artigiane esperte nel restauro di lampadari antichi potranno porre rimedio a qualunque tipo di deterioramento del vostro lampadario, riportandolo al suo originario splendore. Per per richiedere maggiori informazioni contattataci, saremo lieti di fornirvi consigli per il restauro della tua opera e di chiarire ogni tuo minimo dubbio.
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