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Come conservare un mobile antico

Quello della conservazione dei mobili antichi è un argomento delicato che interessa molti dei nostri clienti e collezionisti di antiquariato, ma che può interessare anche chi si ritrova in possesso di un pezzo datato e desidera poterlo conservare correttamente. Infatti, uno degli errori più comuni deriva proprio dal fatto di voler eccedere con la manutenzione del mobile antico pensando così di poterlo conservare meglio nel tempo o di generare un miglioramento, quando in realtà si rischia soltanto di arrecare danni irreversibili al mobile. Dunque, come possiamo prenderci cura dei nostri mobili d’epoca senza temere di rovinarli?

Per conservare i mobili antichi non occorre essere antiquari esperti o restauratori, sicuramente però è necessario tenere in considerazione alcuni fondamentali aspetti, come il luogo di esposizione del mobile, le fonti di calore e la pulizia ordinaria. Vediamo insieme quali sono le best practices per conservare i mobili antichi nel modo più corretto!

Conservazione dei mobili antichi: attenzione all’esposizione

È fondamentale dare la giusta collocazione al mobile antico per evitare che si danneggi nel corso tempo. L’esposizione diretta ai raggi UV-A, le fonti di calore e l’umidità possono incidere negativamente sulla sua conservazione e danneggiare la patina in modo irreversibile. La luce diretta, infatti, tende a schiarire le parti più scure del mobile e ad uniformarsi in tutta la superficie – anche se questo molto dipende dalla tipologia di finitura del legno e dal trattamento adottato dopo la posa -, così come l’esposizione in ambienti ad alte temperature potrebbe causare nel tempo il danneggiamento di alcune componenti del manufatto e portare a spaccature o scollaggi.

Al contrario, anche la presenza di temperature rigide o l’alto tasso di umidità possono portare a degradare il mobile, provocando muffe, deformazioni e rigonfiamenti. Mai collocare un mobile antico in prossimità di fonti di calore, come vicino a caloriferi o alla cucina, o in luoghi con aria eccessivamente secca, preferire quindi una posizione più riparata e asciutta. Per rendere maggiormente elastico il telaio del mobile una soluzione potrebbe essere quella di provare ad ingrassare la superficie con olio di noci e tremendina durante il cambio di stagione.

La pulizia: come pulire un mobile antico correttamente

Uno degli aspetti più spinosi della conservazione dei mobili antichi è quello legato alla pulizia ordinaria. I mobili d’epoca necessitano di un’attenzione maggiore rispetto ai mobili moderni, e di conseguenza di prodotti per la pulizia adatti a trattare le superfici più datate. Bandita l’ammoniaca e i prodotti per la pulizia a base di alcol (potrebbero portare via lo strato più superficiale della tintura) e scordatevi di tutte le cere in commercio, a meno che non si tratti di cere vergini d’api a base di carnauba. Per pulire il vostro mobile armatevi di un panno di lana o di cotone e inumiditelo con della cera vergine diluita, eseguendo dei movimenti circolari.. et voilà: il mobile tornerà in breve al suo antico splendore! Se il vostro mobile antico è ben lucidato potete semplicemente anche spolverarlo a secco, senza l’ausilio di cere.

Trattamento antitarlo: come e quando eseguirlo

Il trattamento antitarlo di norma andrebbe eseguito due volte all’anno per evitare infestazioni, nello specifico in primavera e in estate, quando le femmine del tarlo si trovano in prossimità dell’uscita in superficie e hanno da poco depositato le uova che formeranno le larve, principali responsabili dei futuri danni ai vostri mobili. E’ nella stagione più calda, dunque, che è più probabile riuscire a debellare i parassiti con il liquido insetticida.  Per eseguire correttamente la disinfestazione non basta spennellare la superficie del mobile con prodotti anti-infestanti, ma è necessario intervenire nelle parti interne perché è proprio lì che il tarlo adulto va a depositare le uova.

Il primo passo è esaminare attentamente i piccoli fori presenti sulle superfici del mobile: anche quelli apparentemente liberi e con bordi ben delineati potrebbero contenere al loro interno nuove larve depositate dal tarlo già andato via. Quindi, dopo aver pulito accuratamente il mobile, applicate il liquido antitarlo nei fori interessati aiutandovi con l’ago di una siringa e eliminando l’eccesso di prodotto. Proseguite impregnando anche la schiena, i fianchi interni e i fondi dei cassetti del mobile con il prodotto antitarlo. Qualora il mobile presenti diversi bordi frastagliati e la presenza di polvere, vi consigliamo di contattare un buon restauratore per fare una disinfestazione ad hoc.

Di tanto in tanto è buona abitudine far controllare i mobili antichi in vostro possesso da un antiquario di fiducia, che vi saprà consigliare di quali eventuali piccoli interventi il vostro mobile potrebbe aver bisogno: questa prassi oltre a permettere al vostro mobile di mantenersi in un buono stato di conservazione, vi farà risparmiare restauri più onerosi.

Restaurare un mobile antico: a chi rivolgersi

Mantenere un mobile antico in un buon stato di conservazione può incidere in maniera significativa sul suo valore economico, oltre che quello estetico. Il valore dei mobili antichi aumenta se ben conservati e incontrano una maggiore richiesta di mercato rispetto a quelli che si presentano in un cattivo stato di conservazione. Se per molti pezzi di antiquariato conservati in buono stato è sufficiente magari un’adeguata lucidatura per farli tornare al loro antico splendore, altri invece, più deteriorati dal tempo e dal loro utilizzo, necessitano di mani esperte capaci di ripristinare il valore storico-culturale ed economico del manufatto.

In Ghilli Antichità riportiamo i mobili antichi agli antichi splendori, rispettando al massimo le loro caratteristiche e utilizzando competenze e abilità che spaziano dalle diverse tecniche di restauro conservativo dei mobili antichi, a quelle di falegnameria e di ebanisteria.. Hai un mobile d’epoca che vorresti fare restaurare? Inviaci delle fotografie del mobile antico in tuo possesso, allegando i dettagli dei difetti ed eventuali informazioni sul mobile (come tipologia di legno, anno di realizzazione ed altri restauri).


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