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Antiquariato cinese

Il fascino dell’orientale civiltà cinese, misteriosa e imperscrutabile, ha sempre ammaliato tutti. L’antiquariato cinese parla di una civiltà lontana e diversa, del tempo che è stato, di quello che è stato.

La scoperta di mobili, vasi e statuette antichi ci permetterà di scoprire l’antichità di questa civiltà e il suo fascino immutato.
Il termina antiquariato cinese racchiude mobili, porcellane, vasi e coralli. L’essenza di questa arte sta nel voler racchiudere in qualcosa di materiale l’essenza spirituale.

Antiquariato cinese: mobili antichi

Da diversi reperti archeologici è emerso che la società cinese utilizza mobili sin dagli albori della civiltà. Quelli ritrovati sono mobili in miniatura, utilizzati nelle tombe come corredo funebre a testimonianza delle differenze sociali tra i ceti. Durante gli scavi sono state anche ritrovati trapani, scalpelli, seghe e altri strumenti di misura che testimoniano come ai cinesi fossero già note le tecniche di fusione per la lavorazione dei metalli.

A segnare la storia del mobile cinese è stata la graduale crescita in altezza, poiché fino al 500 la gente svolgeva le attività di vita quotidiana inginocchiata o seduta a gambe incrociate su piattaforme basse dette kang. Queste piattaforme venivano coperte con materassi o cuscini ed erano utilizzate anche per dormire. Lungo i bordi dei Kang erano collocati tavolini, bauli e mobili bassi con ripiani o cassetti.

La Cina, tra il sesto e il decimo secolo fu attraversata da diverse guerre attraverso le quali le varie dinastie volevano conseguire la supremazia politica ed economica. Queste guerre favorirono lo scambio e la fusione di differenti espressioni artistiche tra popolazioni diverse. Compaiono le prime sedie, i primi sgabelli, i letti diventano più alti e ampi e presentano ampi veli e pannelli removibili. Questo cambiamento non annullò del tutto la presenza di mobili bassi, che continuarono ad esistere ed esistono tutt’oggi.

Durante questo stesso periodo nasce la rastrematura che consiste nell’allargare di più la base di appoggio del mobile al fine di dargli più stabilità, inoltre si diffondo le tecniche di laccatura e di intarsio.

L’apice della società cinese fu raggiunto con le dinastie Sui, Tang e il periodo delle 5 dinastie che diedero al Paese stabilità politica ed economica.

La dinastia dei Song

Intorno all’anno 1000 la dinastia Song portò pace e stabilità in Cina, che favorirono lo sviluppo lampada-in-porcellana-antiquariato cinesedell’agricoltura, dell’artigianato, dell’industria e dell’architettura. Furono edificati i primi palazzi, padiglioni e giardini. Iniziarono ad essere utilizzati i mobili delle dimensioni attuali e vennero introdotti nuovi modelli. In questo periodo si diffuse l’intarsio in avorio e iniziarono ad utilizzarsi sedie e scrittoi per bambini che frequentavano scuole private.

Le gambe di letti e tavoli furono completate dalla linea curva e da quella detta a zoccolo di cavallo. L’arredamento degli interni cambiò notevolmente e fu introdotto uno stile asimmetrico senza regole fisse.

Dopo la fine della dinastia Song ci fu un periodo nefasto, soprattutto per l’agricoltura. Diverso fu per il commercio e l’industria che, seppur a rilento, continuarono a svilupparsi.

La dinastia dei Ming

La struttura dei mobili divenne ancora più razionale e da qui prese piede lo stile Ming e Qing, considerati l’epoca d’oro del mobile cinese.

Con la dinastia Ming ci fu un nuovo cambiamento di rotta e nuovo sviluppo commerciale per la civiltà cinese. In quel periodo incominciò un’importante scambio con il sud est asiatico. Iniziarono ad importarsi legni preziosi con i quali furono costruiti palazzi residenziali e per la prima volta iniziarono a stamparsi anche libri tecnici sull’ebanisteria. Furono affinate le tecniche di realizzazione e il design dei mobili. La disposizione dei mobili all’interno degli ambienti divenne simmetrica.

La linea dei mobili Ming è semplice, elegante e delicata. Trovare un esempio di antiquariato di questo periodo è abbastanza raro e i prezzi sono esorbitanti.

La dinastia Qing

Con la dinastia Qing, conosciuta anche come dinastia Manciù, si affinarono le tecniche di scultura, intarsio e laccatura e vennero studiati nuovi design. Anche per l’arredamento d’interno ci furono diverse modifiche, ma fu mantenuto uno stile asimmetrico. Sul finire di questa dinastia il mobile classico perse parte del suo splendore ma mantenne la perfezione tecnica che conferì unicità e pregio. Con la caduta di questa dinastia, nel 1911, si andò incontro ad un periodo fatto di invasioni ed influenze esterne che videro il mobile cinese occidentalizzarsi e subire il fascino dello stile rinascimentale.

Più tardi ebbero grande impatto anche il barocco, il rococò e lo stile vittoriano. Gli ebanisti cinesi furono costretti ad acquisire le tecniche occidentali di lavorazione. A queste innovazioni si affiancò l’affermazione del mobile “vernacolare” che si riferiva ad un gruppo specifico di mobili strettamente legato al luogo di origine e allo stile di vita della gente che li utilizzava. Questi mobili erano realizzati con tecniche e metodi tradizionali ed erano decorati.

Con la nascita della Repubblica Popolare Cinese si è assistito alla realizzazione di mobili meno attraenti in materiali di scarsa qualità.

Antiquariato cinese: vasi antichi

Antiquariato cinese Gli antichi vasi cinesi sono di grande pregio e riscuotono molto successo, soprattutto tra i collezionisti. Finezza di colori e pregevolezza dei disegni li caratterizzano. I primi manufatti cinesi in ceramica risalgono al Paleolitico e da quel periodo in poi l’interesse per questo materiale è stato sempre crescente fino all’inizio della produzione dei vasi blu e bianchi. Questi vasi sono ancora oggi considerati tra i migliori esemplari di vasi cinesi.
La bellezza e il pregio di questi vasi influenzò ben presto l’arte delle vicine nazioni e secondo alcuni storici furono questi vasi ad introdurre in Giappone la cultura del colore. Con il passare del tempo questi vasi hanno riscosso sempre più successo.

Per riconoscere un vaso cinese originale è fondamentale controllare la presenza di macchie di ruggine che segnala la presenza di ferro nella ceramica e quindi ne conferma la sua autenticità. Da controllare è anche l’opacità dello smalto. Se il vaso è realmente antico lo smalto sarà opaco viceversa siete di fronte ad un falso. Fate attenzione che ci siano imperfezioni e che non ci sia nessuna finitura tipica di una determinata dinastia.

Statue cinesi Antiche: la fusione di arte e storia

L’arte cinese nel corso dei secoli non è cambiata molto, è restata sempre fedele allo stesso stile e alla stessa concezione: linee precise, colori sgargianti, simbologia. Come per i vasi e per il mobilio anche la produzione di statue è stata fortemente influenzata dalla dinastia dominante e dalla zona di realizzazione.

L’arte della ceramica cinese è molto antica e le statue hanno subito diverse evoluzioni, soprattutto per ciò che concerne le forme. Rappresentare una persona diventa, con il corso del tempo, sempre più frequente. Una delle statue più famose è “l’esercito di terracotta” costruito per accompagnare l’Imperatore della Cina nell’altro mondo. La particolarità di questa statua sta nella sua grandezza. La necessità che spinge gli artisti a realizzare statue sta nella loro volontà di rappresentare dei simboli della cultura orientale. Cura dei dettagli e ricercatezza le caratterizzano.


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