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Valutare un’opera d’arte

Prima di parlare della valutazione di un’opera chiediamoci cosa sia l’Arte. La parola arte è soggetta a tante sfumature e sfaccettature, non è facile racchiuderla in una definizione assoluta ne generica. La sua bellezza si dipana tra diversi settori, dalla pittura alla scultura, dalla letteratura alla musica, incontra la fotografia, il cinema e il teatro, il design e l’architettura. Ogni espressione estetica dell’attività umana, singola o collettiva che sia, è arte. Nell’accezione più moderna del termine l’arte si è anche arricchita di capacità emotiva e di significato, sa quindi emozionare e trasmettere .

Per opera d’arte, quindi, si intende un prodotto realizzato dall’uomo con diverse caratteristiche che suscitano emozione e sentimento. Si può affermare che l’opera d’arte si compone di tre parti fondamentali: il soggetto, la forma e il contenuto. Il soggetto è il tema che l’opera affronta o rappresenta visivamente, la forma è la parte tangibile quindi fisica, mentre il contenuto è ciò che comunica dal punto di vista semantico, estetico.

Criteri di valutazione di un’opera d’artevalutare un'opera d'arte

Quando si osserva il prodotto di un’espressione artistica, che sia una scultura o un dipinto, è necessario mettere a fuoco le sue caratteristiche principali. Per valutare correttamente un’opera si devono valutare simmetria, armonia e persino gli elementi considerati provocatori.

In generale si può parlare di due distinti gruppi di criteri nella valutazione di un’opera d’arte.

Fattori o variabili definibili come classiche o non oggettive, ovvero armonia nella composizione, rispetto del canone, corrispondenza al vero, chiaroscuro, conformità teologica, perfezione, prospettiva, rispetto delle proporzioni vitruviane, presenza della curva sigma di Hogarth (curva a forma di S che suscita l’attenzione dell’osservatore ed evoca il senso della vivacità e del movimento, è chiamata anche linea della bellezza), simbolismo, simmetria, rispetto dello stile che si è scelto. Un’opera che rispetta a pieno questi criteri è il David di Michelangelo. Questa celebre scultura, realizzata tra il 1501 e il 1504, è conservata nella Galleria dell’Accademia a Firenze ed è un capolavoro della scultura mondiale, la perfezione.

Valutare un’opera d’arte: i quadri

Altro gruppo di criteri sono quelli soggettivi, legati quindi alla firma o all’attribuzione, allo stato di conservazione, provenienza, bibliografia e autenticità, valore estetico e culturale, soggetto e dimensioni.

Per quanto riguarda l’autore è molto facile quando la firma compare, molto spesso per le opere dell’800 e del ‘900. I problemi sorgono quando le opere sono state realizzate nel Quattrocento, Cinquecento e Seicento caso si opera in base al criterio della connosseurchip. Secondo questa pratica una persona molto formata e di esperienza, in base alle sue conoscenze, risale all’epoca, alla scuola e quindi all’autore del quadro. Analisi di laboratorio della tela e del telaio, dell cornice e delle vernici utilizzate dall’autore come esami a luce radente possono svelare molte caratteristiche intrinseche dell’opera. Anche stabilire l’autenticità di un’opera non è semplice, soprattutto per i quadri antichi. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi ad esperti del settore che sappiano stabilire l’autenticità e dare un valore reale all’opera d’arte.

Valutare un’opera d’arte: le sculture

I fattori che entrano in gioco nella valutazione di una scultura sono di più rispetto a quelli considerati per un quadro: autore, epoca, misure, materiale e autenticità.

In un primo momento, nella valutazione di una scultura, si deve valutare l’importanza storico-artistica dell’artista. Al primo elemento si lega immediatamente il secondo: l’epoca. Le sculture realizzate nel 400, 500 o 600 sono molto più appetibili, se in buono stato, di quelle dell’800 0 del 900, quindi il loro valore sarà maggiore. Le dimensioni influiscono nella misura in cui le sculture devono arredare un appartamento o un giardino. Nel primo caso se sono eccessive fanno perdere valore all’opera.

I materiali utilizzati per la realizzazione di una scultura influiscono non poco sulla valutazione del bene. Si va dai metalli nobili, come l’oro, l’argento e il marmo (che acquisisce o perde valore a seconda della cava di provenienza) che danno molto valore all’opera a quelli con più basso valore come la terracotta o il bronzo.

Anche in questo caso è importante stabilire l’autenticità dell’opera. Solo un occhio attento e di esperienza può individuare eventuali falsificazioni.

Valutazione di un’opera d’arte e prezzo

Valutare un'opera d'arteUna volta esaminati tutti questi criteri è necessario stabilire il valore di un’opera d’arte, ma come si calcola? Spesso si sente parlare di opere d’arte vendute a cifre incredibili, ma il mercato delle opere d’arte non è solo questo. Ha un suo funzionamento che esula dalle aste record e che si muove tra le fiere, botteghe d’arte e case d’aste.

Certamente, quando un’opera viene proposta sul mercato d’arte deve seguire le sue logiche e i suoi protagonisti: artisti, gallerie, musei, archivi, case d’asta e collezionisti. Per stabilire il valore di mercato di un’opera d’arte si prendono in considerazione: qualità del lavoro, reputazione dell’artista e il vendite passate.

Esiste una formula matematica che si applica soprattutto a dipinti e fotografie e, in alcuni casi, sculture: somma di base per altezza moltiplicata per coefficiente attribuito all’artista, tutto moltiplicato per dieci. Ovviamente la variabile più forte è il coefficiente che viene attribuito all’artista, deciso da diverse variabili.

Coefficiente d’artista e valutazione dell’opera d’arte

Il coefficiente o indice d’artista viene stabilito in base alle partecipazioni dell’artista a mostre collettive o personali, premi vinti, recensioni da importanti critici d’arte, vendite realizzate per altre opere, pubblicazioni e acquisizioni da parte di musei. Ad influire sul coefficiente anche la domanda del mercato rispetto alle sue opere. Ovviamente il coefficiente d’artista varia nel tempo. Un giovane artista sconosciuto partirà con coefficiente 1 e man mano, a seconda del suo lavoro e di quello del suo gallerista, acquisirà valore. Se con il tempo l’interesse per le opere dell’artista cresce, aumenta anche l’interesse delle gallerie d’arte ad esporre le sue opere. Solo in seguito alla considerazione di tutte queste variabili si può procedere alla valutazione di un’opera d’arte. Quel che è certo è che valutare significa anche sapere e conoscere, per cui è fondamentale che chi valuta abbia ampia esperienza e un bagaglio culturale, artistico e storico, importante.


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