Un dilemma, spesso, il restauro di un dipinto; difetti, macchie, lo stato in cui è arrivato fino a noi, sono tutti elementi che fanno parte della storia di un quadro. Per vendere un dipinto antico, inutile dirlo, questo dev’essere presentato in maniera tale da rappresentare al meglio il suo valore artistico ed estetico, per poter realizzare un giusto prezzo.
Non sempre i difetti di una tela si notano da lontano e sono altrettanto pericolosi quanto quelli evidenti come tarli e rotture; infatti, i difetti nascosti, se non risolti rischiano di alterare il colore e far degradare la tela o il supporto in modo ineluttabile. Ossigeno e luce, umidità e fumo, vapori e calore possono alterare un dipinto senza che i difetti siano molto visibili. In questo caso si tratta di usare alcune accortezze per consolidare la resistenza del dipinto agli agenti atmosferici, allungando in modo decisivo la sua vita.
Vediamo alcune delle cause che possono contribuire alla deteriorazione di un dipinto antico e cosa possiamo fare per gestire al meglio la situazione per assicurare il suo benessere. Si tratta quindi di operazioni di restauro non invasive, e che non alterano in nessun modo la struttura dell’opera, ma che hanno lo scopo di conservarla al meglio.
Ossidazione delle vernici
L’ossidazione è un processo naturale di invecchiamento che, nel caso dei dipinti, può manifestarsi come un opacizzazione della vernice pittorica, diffusa su tutta la superficie del quadro o di una sola parte. L’ossidazione di solito non attacca gli strati profondi di vernice, ma si manifesta sulla superficie ed è più frequente nelle tele dipinte ad olio. L’opacizzazione della tela è particolarmente insidiosa anche nella valutazione di un dipinto antico, poiché difetti, abrasioni e ritocchi vengono nascoste dalla patina. La luce può accelerare il processo di ossidazione, è buona norma quindi illuminare gli ambienti con luce diffusa e mai diretta, evitando raggi solari che recherebbero danni irreversibili ai colori. La patina di ossidazione viene eliminata con solventi applicati dal restauratore in base alla tipologia della vernice pittorica e in base al grado di opacizzazione della tela.
Umidità, calore ed esalazioni
L’umidità è molto dannosa per i quadri antichi. Si tratta di umidità naturalmente presenta nell’ambiente che può tuttavia essere gestita in modo facile ed economico assicurando la giusta ventilazione agli ambienti dove sono presenti quadri antichi, e regolando la temperatura in base alla stagione: in inverno 16-19 gradi centigradi e in estate tra 20 e 25 gradi centigradi. Evitare anche le esalazioni di cibi, le stufe a carbone che producono fumo e sistemi di riscaldamento ad acqua che producono tanta umidità, preferendo soluzioni di riscaldamento e raffreddamento elettriche.
Come può aiutare il restauratore per proteggere dall’umidità un dipinto antico? Una soluzione è l’applicazione sulla parte dipinta di una vernice isolante come la vernice d’ambra, che protegge dall’umidità e rende i colori brillanti. Per garantire una protezione avanzata anche il retro del dipinto deve essere isolato dall’umidità atmosferica: il restauratore può decidere di verniciare il rovescio del dipinto con del bianco d’argento diluito con olio e acqua ragia. Ovviamente tutte queste modifiche devono essere correttamente eseguito da un esperto in restauro di dipinti – sia antichi che moderni – per non rischiare di alterare irrimediabilmente un’opera d’arte di valore.
Cosa fare quando un quadro non può essere appeso per le pessime condizioni in cui versa?
Muffe, strappi, curvature del supporto e cadute di colore possono minacciare in modo irrimediabile la rovina di un dipinto. Il restauratore ha quindi lo scopo di recuperare un’opera pittorica, valutando il grado di modifiche da applicare alla tela e al supporto, in base alle esigenze specifiche. Certamente, se non necessario, non si procederà a interventi invasivi come la foderatura di una tela – azione che è, in molti casi, irreversibile.
Ogni opera d’arte è trattata come manufatto a sé stante, ogni modifica da apportare alla tela e ogni difetto del supporto vengono presi in considerazione in base a molteplici aspetti: strutturali, precedenti restauri, aspetti chimici ed estetici. Il restauratore, dopo un’attenta analisi dell’opera, potrà esprimere un parere sugli interventi più opportuni da applicare al dipinto da restaurare. In questo caso si tratta quindi a modifiche importanti, proporzionali ai difetti della tela e del supporto. Non si tratta di interventi solamente estetici come reintegrazioni del colore, ma anche di messa in sicurezza del dipinto per consolidarne la struttura.
Il nostro consiglio è quello di affidare sempre le vostre opere d’arte da restaurare a esperti nel campo, che può analizzarla e progettare i giusti interventi da applicare. In fine, anche evitare di improvvisarsi restauratori a casa aiuta!
Ghilli Antiquariato offre un servizio professionale di restauro di dipinti antichi. Possiamo garantire il consolidamento e il ripristino dell’opera e, non secondariamente, un maggior valore di vendita all’immissione sul mercato. Per ricevere un preventivo per il restauro di un dipinto in tuo possesso, inviaci immagini (fronte, retro, dettaglio) dell’opera, possibilmente le misure ed eventuali informazioni a riguardo (pittore, anno, altri restauri). Ti risponderemo appena possibile!