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Focus on. Come disporre i quadri negli ambienti di casa

Creare una composizione armonica e ben riuscita per dare vita alle pareti di casa è un compito più difficile di quanto si pensi, anche se si tratta di uno dei modi migliori per decorare una parete senza personalità. La chiave di tutto è la proporzione, giocare quindi con i giusti accostamenti di colore e le giuste disposizioni, oppure, in alcuni casi, anche con contrapposizioni costruite ad hoc per dare quel quid in più all’ambiente. Più un pizzico di buon gusto.. che non guasta mai!

Ecco i nostri consigli per disporre nella maniera corretta i quadri lungo le pareti, per un effetto impeccabile assicurato!

Le regole di base per posizionare i quadri

La corretta disposizione delle cornici è un’arte che unisce stile e gusto, ma anche senso delle proporzioni. Nonostante le ultime tendenze in fatto di arredo ci inviino ad osare con i contrasti e le asimmetrie, per creare risultati sorprendenti, esistono delle regole di base per appendere i quadri all’interno della nostra casa: scopriamo quali sono!

La regola del tre

In linea generale, il problema della corretta disposizione sopraggiunge quando si hanno più quadri da appendere, anche se, anche quando abbiamo a che fare con un quadro solo bisogna tenere conto di alcuni criteri e fare certe valutazioni in merito. Affidarsi al proprio istinto e all’improvvisazione non è mai una buona idea, al fine di ottenere un risultato coerente e armonioso con l’ambiente circostante.

Nell’interior design esistono delle regole generali da applicare per la corretta disposizione degli oggetti e delle decorazioni: una delle più conosciute e più facili da attuare è la “regola dei tre”. Si tratta di un metodo molto utile, che consiste nel rapporto tra colori, forme e grandezze degli elementi raccolti in una composizione di tre. Ad esempio, tre soprammobili poggiati su di un tavolinetto su un solo lato della stanza e nulla sull’altro,oppure tre oggetti diversi, come una lampada, un libro e una lanterna. La regola del tre si presta bene anche nel caso della disposizione dei quadri, perché dona equilibrio all’insieme, senza eccessi e dissonanze. Otterremo, dunque, dei trittici composti da quadri diversi, ma legati da una certa coerenza stilistica o cromatica, oppure che costituiscono ciascuno un’unità di un soggetto più grande.

Altezza ottimale per appendere i quadri

Non esiste un’altezza migliore per appendere i quadri, perché tanto dipende da dove li andiamo a collocare: tendenzialmente, l’altezza ideale da considerare è quella dello sguardo di una persona in piedi che li guarda, quindi a circa 1.5/1.6 metri da terra. Quindi, se la stanza nella quale vogliamo appendere il quadro prevede che si stia sia seduti che in piedi, come una ad esempio il salotto, è buona norma che la cornice inferiore del quadro non superi 1.2 metri dall’altezza del pavimento, così che il centro del dipinto non superi l’altezza standard; se invece ci troviamo in una stanza come la cucina o la sala da pranzo, dove si sta principalmente seduti, si può abbassare l’altezza del quadro di 19/20 cm.

Ovviamente questa non è una regola fissa, ma dovrà essere adattata a seconda dell’ambiente di destinazione: per cui si useranno schemi diversi per il corridoio, per la camera da letto oppure per il bagno.

Stile e colore, come linee guida per la disposizione dei quadri

I quadri solitamente si scelgono in base all’arredamento della propria casa, allo stile degli ambienti dove li andiamo ad inserire. Lo stesso criterio vale anche per le cornici dei quadri, come anche per il soggetto in essi contenuto, oltre che per i suoi colori predominanti. Specialmente quest’ultimo gioca un ruolo fondamentale al fine della realizzazione dell’abbinamento perfetto: i quadri vanno quindi abbinati al divano, ad un mobile oppure ad un complemento d’arredo particolare. Inoltre, è importante che tra i quadri ci sia un trait d’union, uno determinato stile che li accomuna, dal soggetto alla cornice, alla composizione cromatica. È sconsigliato inserire, ad esempio, un dipinto astratto accanto ad una tela ad olio raffigurante un paesaggio e ad una foto di famiglia.

Quanto al colore, per non cadere in errore la scelta del bianco e nero, che siano stampe o dei quadri astratti, è un classico intramontabile che si adatta a tutte le situazioni. Tuttavia, anche i quadri colorati e con forti tonalità cromatiche, se inseriti con criterio, possono risultare molto eleganti ed essere la chiave di volta di un ambiente.

Schemi per appendere i quadri

Come si abbinano più quadri su una parete? In linea di massima, le composizioni di più quadri richiedono un impegno maggiore per realizzare il layout perfetto. Anche in questo caso esistono delle regole generali che ci vengono in soccorso per aiutarci a creare il risultato desiderato.

Potete aiutarvi disegnando su un foglio di carta le soluzioni più congeniali per la stanza nella quale andrete ad inserire i vostri quadri, oppure, se preferite, potete prendere un cartoncino di grandi dimensioni della grandezza della parete da decorare e disegnare su di esso la disposizione delle vostre tele.

Fatto questo, potete segnare con un lapis tramite un buco ricavato nel cartone, la posizione del chiodo dove appendere i quadri o, in alternativa, potete ritagliare in dimensione tanti cartoncini quanti sono i vostri i quadri e fissarli temporaneamente alla parete con dello scotch di carta, per studiare la disposizione migliore prima di appenderli definitivamente alla parete.

 

 

Come disporre i quadri nelle stanze

Come anticipato sopra, occorre fare una distinzione per ogni interno che si va ad arredare e in cui si desidera appendere i nostri quadri, dato che ogni ambiente ha funzionalità diverse.
In linea di massima, è bene scegliere quadri che abbiano una certa coerenza oltre che con lo stile dell’arredamento, anche con la funzione di quella precisa stanza. L’ingresso e il corridoio sono due zone di semplice passaggio, tuttavia non sono affatto da trascurare nell’arredamento di una casa. Nel caso di un ingresso o di un corridoio stretto e lungo, la soluzione ideale è quella di mettere dei quadri antichi o astratti che siano disposti in serie, anche di dimensioni diverse, con la base alla medesima altezza da terra, per aumentare la sensazione di spazio dell’ambiente.

In soggiorno, in linea di massima i quadri vengono collocati sopra il sofà o sopra un mobile, appoggiati alla parete, per dare personalità e carattere alla stanza. Una regola sempre valida prevede che le dimensioni della tela o del layout di quadri che andate a creare non eccedano dai bordi esterni degli arredi. Se invece si vuole dare risalto ad una parete del salotto spoglia di alcun tipo di arredo, è possibile inserire un quadro di grandi dimensioni in un punto centrale a convogliare gli sguardi dei passanti, oppure, se lo spazio lo consente, potete posizionarlo a terra.

In cucina, trattandosi di un ambiente solitamente non troppo ampio, sono da preferire invece quadri di dimensioni più piccole, a tema culinario o paesaggistico, a realizzare una composizione diversificata ma equilibrata.

Molto apprezzati anche i quadri nel bagno, per dare quel tocco di personalità e di originalità in più ad un ambiente molto spesso trascurato. I soggetti da preferire sono quelli che richiamano la natura, ma si può spaziare anche scegliendo opere astratte oppure paesaggi a tema mare. Se possedete una vasca, è in quella parete il punto migliore dove collocarli.

Un altro punto molto originale dove appendere un quadro è sopra la porta, che sia quella di ingresso, della camera da letto o del soggiorno, oppure su una parete ad arco. I quadri sovraporta sono un ottimo stratagemma per riempiere una parete vuota e una soluzione molto discreta per far risaltare questi punti di apertura.

Nella camera da letto la parete prediletta sulla quale appendere dei quadri è senza ombra di dubbio quella dove risiede la testiera del letto. Anche in questo caso, le regole dell’interior design suggeriscono che le estremità dei bordi dei quadri non superino quelle dei comodini. Per questo specifico ambiente, sono da preferire soggetti rilassanti e texture pastello e delicate.

In anteprima: Scuola Lombarda San Giorgio e il Drago 1600, olio su tavola di noce (prima metà XVII secolo)


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