Scuola Fiamminga Martirio di San Giorgio grande dipinto a olio su tela del 1681, dipinto barocco del pittore fiammingo Godfried Maes, Anversa 1649-1700,  realizzato come dipinto preparatorio della monumentale pala d’altare visibile al Museo delle Belle Arti di Anversa.
A sviluppo verticale,  il dipinto raffigura il martirio del santo e la composizione è molto più ricca di personaggi della versione definitiva del 1681.
Sullo sfondo di un’architettura monumentale evocata da un timpano, da una cupola sulla destra e da un’imponente colonna tortile con basamento sulla sinistra, troviamo al centro della composizione San Giorgio, al quale viene chiesto di rinunciare alla fede cristiana,  pena la decapitazione minacciata alla sua destra da un soldato armato di spada.
Di fronte a loro un ragazzo con turibolo. Soldati e varie figure animano la dinamica composizione ed assistono alla scena. Tra  queste, in basso a sinistra vediamo una mamma con bambino e precisamente la virtù della Carità qui rappresentata come una giovane che allatta  e l’imperatore Diocleziano in secondo piano,  mentre impugna il  fascio, simbolo del potere di Roma.
San Giorgio  punta l’indice della mano destra verso la parte superiore del dipinto al centro della quale, su nuvole bianche trionfa la Fede coronata dai santi Pietro e Paolo  e da una moltitudine di angeli con palme di alloro in segno di vittoria. La virtù teologale della Fede rappresentata da una donna con elmo vestita con una tunica bianca dall’ampio panneggio, innalza in modo trionfale  gli attributi del calice e della Croce.  la fonte ed il culmine della vita ecclesiale. In basso sotto la virtù della carità, è firmato G.MAES.
In buono stato di conservazione compatibile con la datazione barocca,  il dipinto  proviene da una collezione privata, è stato foderato e trasportato su di un nuovo telaio circa una ventina di anni fa e si presenta pulito con minimi ritocchi pittorici,  entro una cornice coeva del 1700 in legno e pastiglia verniciata a porporina.