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Quattro Candelieri da Tavola in Rame Argentato inizi 1900
1.000,00€
Quattro Candelieri da Tavola in Rame Argentato con base quadrata decorata con perlinature ed elementi floreali sbalzati, raccordata al fusto sfaccettato su 18 lati con un capitello dorico. La parte terminale del colacera è rimovibile al fine di agevolare le operazioni di pulizia e manutenzione. In buono stato di conservazione e con una buona argentatura, che rivela delle minime consunzioni in corrispondenza dei rilievi delle parti lavorate. Non è presente alcun marchio e pertanto è difficile ipotizzarne la provenienza. Risalgono comunque ai primi del 1900 e le decorazioni presenti fanno pensare al periodo Liberty.
Periodo: 1900
Dimensione Articolo:
altezza: 19.5 cm
larghezza: 9 cm
profondità: 9 cm
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Coppia di Candelieri Neoclassici in Argento in lamina sbalzata, dal piede circolare con il fusto scanalato decorato da bordure fogliacee e geometriche. Punzoni di Milano, argentiere Francesco Liverti, 1820.
Piccole usure in prossimità dell'innesto della candela e sulla base, compatibili con la datazione ottocentesca.
I due portacandele antichi provengono da una villa lombarda sul Lago di Como, dove erano montati a lampada, questo giustifica il piccolo foro sul bordo della base.
Sulle basi recano i marchi dell'aratro relativi al II titolo di argento (800/000), del mondo con i sette trioni relativo all'Ufficio di Garanzia di Milano dal 1812 al 1872 e quello dell'argentiere F.L. relativo all'argentiere Francesco Liverti all'insegna della Vacca in campo tondo documentato sino al 1820 a Milano.
I candelieri pesano rispettivamente grammi 276 e grammi 291.
Il bollo del periodo 1812-1872 riproduce nitidamente il simbolo della vacca e viene attribuito all'argentiere Francesco Liverti. Non si è però ritrovata documentazione di conferma e il punzone non figura tra i depositi e le notifiche delle insegne milanesi. L'attribuzione è comunque molto probabile poichè il Liverti, nato il 14 agosto 1765 da Ambrogio e da Laura Reina, tiene bottega presso l'abitazione in contrada del Bocchetto 2534. Francesco Liverti muore nel 1820 e l'attività viene poi continuata dalla vedova sino al 1828. Con questa bollatura sono stati trovati numerosi argenti in stile neoclassico, tutti eleganti e di buona fattura.... G. Sambonet, Milano 1987, pag.303.
Coppia di Flambeaux in Bronzo dorato e Cristallo a Sei Fiamme di provenienza francese degli inizi del 1900. La coppia di girandoles poggia su base circolare, decorata da sei bracci portacandele impreziositi da pendenti in cristallo, sempre in cristallo sono gli elementi ed il pinnacolo che rivestono il sostegno centrale dei flambeaux.
La doratura è originale e si presentano in perfetto stato, completi in tutti i cristalli, ideali per decorare un mobile da ingresso come candelabri o per illuminare un ambiente come abat jour.
Sono stati elettrificati in passato, come testimoniano i forellini dei piattelli colacera.
Coppia di Candelieri in Argento Antico Svizzera inizi 1900 riccamente sbalzati e cesellati decorati con l'applicazione di due teste d'indiano con copricapo piumato realizzate in fusione. I candelieri sono privi di anima interna ed hanno una ricca decorazione floreale. Si presentano in buono stato con tre piccoli marchi in corrispondenza del bordo; 800 per il titolo dell'argento, il coq de bruyère in uso in Svizzera per le piccole opere dal 1882 al 1934 per il titolo di 800/000 ed infine le iniziali dell'argentiere P K. (Tardy, Parigi 1985, pag. 395). Pesano rispettivamente grammi 198 e 194.
Coppia di Candelabri Impero in Bronzo Dorato di provenienza francese dei primi decenni del 1800, flambeaux in ormolu con putti, a quattro fiamme, in buono stato di conservazione.
Su di una base quadrata e gradinata appoggia un piedistallo in lastra circolare decorato da palmizi, la qualità della rifinitura a cesello è così elevata che è impossibile vederne la saldatura! Raccordi fogliacei in fusione reggono una sfera, un globo sul quale poggia in punta dei piedi un angelo alato, un putto dalla perfetta anatomia, con i riccioli dei capelli ed il piumaggio delle ali cesellati magistralmente.
Nella mano innalzata i putti reggono la torcia principale del candelabro a quattro fiamme in totale, decorato con motivi fogliacei, palmette ed elementi floreali.
Tutta la fusione è ben dorata ad amalgama di mercurio, ed è giocata sul contrasto tra le parti opache e quelle lucide brunite con pietra d'agata. Nelle bobeiges e nei piattelli colacera sono stati eseguiti dei fori da 4 mm. per il passaggio dei fili elettrici. Due minime mancanze compatibili con la datazione, il candeliere con la mano destra innalzata denuncia vecchi restauri in corrispondenza della ghirlanda ed è privo della estremità di una foglia nella luce centrale e dell'indice della mano sinistra dell'angelo.
I candelabri sono stati puliti (come visibile in foto); per eseguire questa operazione sono stati smontati integralmente, ognuno è composto di 38 pezzi eseguiti a mano e sotto al globo di base ci sono punzonate le cifre MB, probabilmente riferite alle iniziali del maestro esecutore.
Provengono da una collezione privata di una villa sul Lago di Como.
La base misura 13 x 13 centimetri.