Quando la proprietà o un altro diritto reale su di un bene spetta a più soggetti insieme in conseguenza di una successione a causa di morte, si ha la comunione ereditaria. Questa può essere sciolta mediante l’atto della divisione ereditaria ovvero tutte le azioni atte a disunire la comunione nel caso in cui vi siano più eredi di un patrimonio. Con la divisione ereditaria, i coeredi pongono fine alla comunione ereditaria e diventano gli unici proprietari dei beni che gli verranno assegnati.
La divisione ereditaria può essere di tre tipi: amichevole, giudiziale o testamentaria e ciascuno di essi costituisce materia notarile. Prima di una divisione bisogna analizzare la questione in modo approfondito e comporre la massa ereditaria, procedendo poi alla stima effettiva dei beni da dividere; qui ci fermiamo per quel che ci riguarda poiché a noi interessano i criteri estimativi da adottare nella determinazione dei valori delle opere d’arte antica. In realtà per quanto concerne la divisione ereditaria di un vasto complesso di arredi quale può essere un arredamento ricercato o un’insieme di collezioni d’opere d’arte serve il fondamentale contributo di un tecnico; nella fattispecie un antiquario.
Lo si può magari inquadrare come perito, come estimatore, come intenditore o altro ma i requisiti fondamentale richiesti sono quelli della sensibilità e della competenza. Sostanzialmente, si ritiene necessario che questa figura professionale abbia una formazione antiquaria. Questo a nostro modo di vedere è un punto di partenza essenziale, fondamentale. Risulta evidente poi, come si tratti di una pratica interdisciplinare; spesso si dà l’incarico ad un’unica figura di riferimento che poi a sua volta e sotto la sua responsabilità, si rivolge a specialisti di vari settori che aiutano a redarre la divisione dei beni per quel che concerne i loro ambiti di competenza.
Alla fine, la sintesi di questo lavoro consiste nel fornire allo studio notarile un inventario, un elenco dei beni correttamente descritti nelle loro caratteristiche fondamentali e precisamente il materiale e la natura dell’opera, l’autore, l’attribuzione crono territoriale ovvero quando e dove è stato realizzato, lo stato di conservazione con l’evidenza di eventuali restauri o manomissioni e in ultimo ma non per ordine di importanza, il prezzo. La valutazione economica costituisce il parametro fondamentale da sottoporre allo studio notarile per poter effettuare correttamente la divisione dei beni.
Il valore espresso dovrà essere necessariamente allineato al mercato corrente di riferimento ma di questo parleremo ampiamente più avanti. Ci preme di sottolineare che in ognuna delle circostanze, che sia amichevole o giudiziale, è bene consultare un professionista antiquario serio, affermato e di fama riconosciuta, al fine di ottenere una stima patrimoniale reale e imparziale.
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