Lo stile Luigi XV
In Francia, durante la reggenza di Luigi XV di Borbone, tra il 1720 e il 1760 si verificò una vera e propria rivoluzione nelle arti decorative e nell’arredamento, che modificherà per sempre il modo classico di concepire gli arredi e porterà alla nascita di uno stile unico e innovativo, definito, appunto, stile Luigi XV. Le caratteristiche dello stile Luigi Quindici si ispirano al Rococò italiano e tedesco e all’arte dell’Estremo oriente, e si possono riassumere nella predilezione per forme naturalistiche, curvilinee e asimmetriche, e nell’uso di motivi decorativi floreali e a conchiglia. La preferenza per le strutture snelle e leggere, ma ricche al contempo di ornamenti, dorature e forme sinuose, erano i tratti distintivi di un’aristocrazia ormai in declino, che tentava di evadere la realtà, rifugiandosi in un mondo posticcio e frivolo.
Il primo a darne l’esempio fu proprio il re: incoronato alla prematura età di cinque anni, il giovane Luigi XV all’attività governativa preferiva di gran lunga l’arte e la mondanità. La nobiltà francese non tardò molto ad imitare lo stile di vita salottiero della corona, così si diffuse un interesse per tutto ciò che era prezioso e, talvolta, futile. Le dimore aristocratiche francesi iniziarono dunque a popolarsi di mobili per i più svariati usi, utili per intrattenere le pubbliche relazioni, come tavolini da tè, console dove conservare alcolici, secrétaire, poltrone e divani confortevoli.
Gli interni delle case diventano più piccoli rispetto a quelli che caratterizzano il precedente stile della Reggenza e il mobilio si adegua di conseguenza, assumendo forme più minute e leggere. Se fino al Seicento i mobili avevano diversi impieghi, nel Settecento assumono ciascuno una funzione precisa e ospitano spesso oggetti lussuosi, per rendere le stanze più signorili ed eleganti.
Caratteristiche dello stile Luigi XV
Nello stile Luigi XV dominano le linee asimmetriche, le silhouette sinuose e i motivi naturali. La decorazione a rocaille, eseguita con pietre e conchiglie, diventa il motivo portante dell’intero sistema decorativo. I mobili stile Luigi XV vengono decorati con disegni e giochi cromatici a contrasto, sono ricchi di intagli e vengono abbelliti con placche di porcellana di Sévres, bronzi o con laccature che imitano l’arte decorativa orientale. I divani e le poltrone sono rivestite di tessuti prestigiosi riccamente decorati o con arazzi raffinati.
Per la struttura dei mobili Luigi XV i legni utilizzati sono perlopiù il rovere, il pippo e l’abete, mentre per i rivestimenti e per le finiture vengono usati soprattutto il mogano, il palissandro e l’amaranto. Sotto Luigi XV si diffondono nuove tipologie di mobili, quali il il secrétaire a ribaltina, composto da un piano ribaltabile da una molteplicità di cassetti, il bureau-plat, un tavolo da scrivania snello composto da tre cassetti centrali e da gambe curvate, il bonheur du jour, il mobile da toeletta per donne, utilizzato anche per intrattenere la corrispondenza.
Il commode o cassettone è il mobile più lussuoso e significativo dello stile Luigi XV, quello che riscosse maggior successo nel Settecento: costituito da forme morbide e fianchi bombati, il commode Luigi XV presenta intarsi e decori floreali oppure o motivi orientali, le gambe riportano la tipica forma a S.
Le poltrone, i divani e le sedie Luigi XV sono realizzati con legni nazionali, come il noce, il faggio e la quercia e sono caratterizzati da forme sinuose e armoniche. Gli schienali si abbassano e le sedute si allargano per diventare più confortevoli, i braccioli sono ampi e imbottiti, mentre le gambe a balaustro raccordate da traverse sagomate ad X tipiche dello stile Luigi XIV vengono abbandonate, a favore di sostegni più esili e curvilinei. Tra i modelli di poltrone più diffusi troviamo la bergère, la marquise, la duchesse e la poltrona à la reine.
Per quanto riguarda l’arredamento della camera da letto, i letti a baldacchino, tanto in voga nello stile Luigi XIV, continuano ad essere presenti, anche se iniziano a prendere piede letti dalle dimensioni più ridotte: i cosiddetti letti à la polonaise, costituiti da spalliere della stessa lunghezza del letto e da un baldacchino decorato di preziosi drappeggi. Come il baldacchino, i letti à la polonaise vengono addossati al muro, anche i lampadari in bronzo e cristalli e le specchiere dorate dalle eleganti linee arricciate, sono elementi ricorrenti nelle stanze da letto dell’epoca.