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8 caratteristiche dello stile Carlo X

Lo Stile Carlo X (1824 – 1830) nelle arti decorative e nell’arredamento si sviluppa nella prima metà dell’Ottocento, nel pieno della Restaurazione Francese (1824 – 1830) con l’ascesa al trono di Re Carlo X, nel 1825, da cui prende il nome. Si era da poco concluso il ciclo napoleonico, in Francia c’era un forte desiderio di ripristinare lo stato delle cose a come erano prima della Rivoluzione (1789 – 1799), compreso lo stile nelle mode e nell’arredamento. Nel primo ventennio dell’Ottocento si alternarono così diversi nuovi stili, o per meglio dire vecchi stili rinnovati – talvolta anche di pessimo gusto -, tra questi lo Stile Impero, caratteristico per le sue linee fortemente riconoscibili e di un incontestabile imponenza ed eleganza.

Lo stile Carlo X rappresenta idealmente la prosecuzione dello Stile Impero, le cui soluzioni estetiche ne sono il risultato, ma se ne discostano per le linee più aggraziate e armoniose. Vediamo alcune delle caratteristiche peculiari dei mobili d’epoca in Stile Carlo X.

Quali sono le otto caratteristiche più importanti dei mobili in Stile Carlo X?

  1. Lo stile Carlo X è tipico della borghesia
    Lo stile Carlo X si impone soprattutto nella società borghese ottocentesca, vera classe leader dell’epoca: modernamente classicheggiante, dignitoso ed elegante nelle forme, sebbene lontano dalle magnificenze dello stile Luigi XIV, XV e Luigi XVI, lo stile Carlo X può essere accreditato come l’ultimo dei grandi stili del passato. La borghesia, assetata di novità, aderì di buon grado alle novità stilistiche, del quale apprezza la varietà e la leggiadria degli arredi.
  2. Le sue forme sono aggraziate e snelle e le tonalità diventano più chiare
    Con l’imporsi al trono di Carlo X, si assiste ad un progressivo ammorbidimento delle soluzioni stilistiche, a partire dalle forme e delle linee nell’arredamento che diventano più aggraziate, minute e rotondeggianti, fino alle scelta del colore del legno, che il più delle volte è chiaro e luminoso. I legni maggiormente impiegati nella produzione dei mobili Carlo X sono l’acero, il frassino, il platano e il tasso, che spodestano letteralmente il più scuro mogano. Nel nuovo stile si nota una tendenza quasi femminea, sia nella praticità che nella leggerezza, in netto contrasto con la filosofia militaresca che aveva fatto da padrone nella stagione napoleonica, che culmina nel motivo “en tulip”.
  3. Le decorazioni sono più delicate e d’impronta medievale
    Le decorazioni dei mobili in stile Carlo X si presentano più leggiadre e dolci, rispetto a quelle che predominarono lo stile Impero. Si prediligono gli intarsi lignei – realizzati in legni di essenze scure su basi chiare – e le decorazioni tor sur ton, al posto degli ornamenti bronzei e delle applicazioni metalliche tanto in voga nel periodo napoleonico. Si assiste anche ad un ritorno degli addobbi goticheggianti, di pinnacoli e volte con archi acuti, come anche dei motivi a vortice e a spirale, tipici del Medioevo. Vengono definitivamente abbandonati i motivi decorativi legati all’esperienza bellica e militare, sostituiti da ornamenti a foglia, ghirlanda, figure animali, palmetta, cornucopia e viticcio.
  4. Comodità è la parola d’ordine
    Alla grandiosità tipica degli arredi Impero si preferisce la ricerca della comodità e della praticità. Gli arredi vengono progettati per essere più confortevoli e funzionali, tuttavia senza rinunciare all’eleganza. Così nelle sedute si diffonde lo schienale a gondola, caratterizzato da filetti decorativi sulle spalliera superiore e sulla traversa anteriore, mentre i braccioli sono imbottiti e caratterizzati da motivi a voluta o a doppia voluta, oppure a collo di cigno.
  5. Varietà e mobili multiuso
    Lo stile degli arredi Carlo X è caratterizzato da una proposta assai ricca e vasta: commodes, secrètaires e buffets, caratterizzati dalle tradizionali linee geometriche dello stile precedente, ma che diventano ora più snelle ed eleganti, e leggermente smussate, anche grazie alle decorazioni più proporzionate più armoniose. Di questo periodo è anche la diffusione dei tavoli multiuso di varie forme e dimensioni, per soddisfare le diverse necessità, come travailleuses, nécessaires, écrans-pupitres e vide-poches e di una nuova tipologia di cassettone, costituito da testa a calatoia ribaltabile da cassettiera estraibile.
  6. La commode “à l’anglaise” e il guéridon sono i mobili tipici dello stile Carlo X
    Il mobile maggiormente diffuso nelle abitazioni della prima metà dell’Ottocento era la commode “à l’anglaise”, caratterizzato da una numerosa serie di cassetti e piani che, a necessità, trasformano il mobile in un bureaux, un nécessaires oppure in un ravailleuses e comprendeva spesso un piano ribaltabile con annesso uno specchio. Anche i guéridons acquistano sempre più spazio all’interno delle dimore del XIX secolo, che diventano progressivamente più grandi, con piani in marmo, in vetro, in specchio oppure in porcellana.
  7. Addio ai piedi a “zampa zoomorfa”
    I mobili antichi stile Carlo X cessano di essere a forma ferina o ad artiglio d’aquila, per assumere soluzioni a mensola, a ciabatta o a rocchetti torniti. Il piede a rocchetto tornito è la configurazione tipizzante dei mobili in stile Carlo X e troverà largo utilizzo durante tutta la seconda metà dell’Ottocento.
  8. Letti “à méridienne” e “en bateau”
    I letti nella versione “à méridienne” sono di gran tendenza, caratterizzati da testiera e capezzali di altezza diseguale, assieme a quelli “en bateau”, con testiera sagomata a forma di tulipano.

Aggraziato, elegante, morigerato, lo stile Carlo X si protrae fino soltanto alla prima metà del XIX secolo, risultando sostanzialmente un revival; per quanto decoroso ed elegante, l’arredamento concepito durante il regno di Carlo X era certamente ben lontano dalle grandiosità stilistiche degli stili precedenti, come Luigi XIV, XV e XVI.

Immagine in anteprima
Carlo X di Borbone, re di Francia (1757-1836)


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