La contraffazione delle opere d’arte è un fenomeno sempre molto presente sul territorio nazionale ed internazionale. Nonostante le tante strategie messe in atto per combatterla, ancora oggi dipinti, reperti archeologici e tutti gli elementi del collezionismo, vengono spacciati per originali anche non essendolo.
Documenti antichi manipolati, oggetti d’arte dichiarati autentici, tutti i falsi alimentano il traffico illecito di opere d’arte. Questo fenomeno è in crescita non solo in Italia ma anche in Europa e in America. L’Italia purtroppo ha il primato nella contraffazione delle opere d’arte.
Nel nostro paese il 2017 ha contato ben 800 sequestri e un fatturato stimato intorno ai 167 milioni di euro a fronte dei 57 del 2016.
Perché il mondo dell’arte è così affascinante per i truffatori?
Il mondo dell’arte è molto ricco. Appassionati, istituzioni e collezionisti investono ingenti capitali, per cui l’opera d’arte, come l’oro, i diamanti e i preziosi, rappresenta un “bene rifugio” di grande appeal e prestigio sociale.
È per questo motivo che questo mondo è diventato mira di truffatori interessati a traffici illeciti e operazioni di riciclaggio. A livello globale, quello delle opere d’arte, è tra i primi mercati della criminalità. Sono 10 i miliardi di euro che questo illecito giro di affari ha messo in moto. Un fenomeno che si articola tra furti e falsificazioni; difficilmente arginabili e intercettabili da parte delle autorità. non mancano, però, operazioni di contrasto a queste attività criminali.
Contraffazione: qualche consiglio per evitare le truffe
Un collezionista o un privato intenzionato ad acquistare un’opera d’arte deve innanzitutto rivolgersi alle Gallerie che fanno parte delle varie Associazioni Antiquarie nazionali ed internazionali; tra quelle nazionali ricordiamo la più importante nell’Associazione Antiquari Milanesi piuttosto che la FIMA (Federazione Italiana Mercanti d’Arte). Tra quelle internazionali ricordiamo la CINOA. Questi enti mettono in vendita le opere accompagnate da un’autentica garantita dall’archivio o della Fondazione dell’artista di riferimento.
Il risparmio che si ha rivolgendosi a privati è spesso fonte di inganno. Il prezzo basso deve far suonare il primo campanello d’allarme. Se un’opera costa poco al 90% delle volte è una truffa e non un affare. È vero i collezionisti sono sempre alla ricerca del miglior affare ma fate attenzione, il rischio non è solo quello di acquistare un’opera falsa ma anche di incorrere nel reato “Acquisto di cose di sospetta provenienza”. Onde evitare tutto ciò prendete più informazioni possibili.
Un altro modo per evitare le truffe è accertarsi del valore dell’opera d’arte presso le case d’asta come Finarte o Christie’s. Rivolgetevi agli esperti, come: Fondazioni, Archivi o Esperti con titoli accademici.
Dagli anni ’60 si è assistito ad una crescita costante della richiesta di opere d’arte e questo è corrisposto ad un aumento dell’immissione nel mercato di opere false, delle quali il 75% sono di arte contemporanea. In questi casi la Legge non punisce solo il falsario, ma anche il venditore e il detentore. Per questo motivo è bene fare molta attenzione a ciò che si sta acquistando. L’acquirente ha diritto ad essere informato su tutte le caratteristiche essenziali dell’opera d’arte da parte del venditore, pena la risoluzione del contratto e possibile risarcimento danni.
La documentazione che il venditore deve fornire deve attestare (anche fotograficamente) l’autenticità dell’opera, la sua provenienza, la firma dell’artista e chi è autorizzato per legge al rilascio dell’opera. Una volta ottenute tutte queste informazioni controllate che l’autenticità sia reale, confrontate le foto e nell’archivio Banca Dati di beni culturali illecitamente sottratti controllate che la “vostra” opera non ci sia.
Un altro elemento da prendere in considerazione è la dicitura “Attribuito a” che significa che ci sono in corso degli studi sull’opera ma la paternità non è ancora certa. Stabilire l’autenticità e la provenienza dell’opera è un percorso lungo e complesso e non sempre porta alla verità assoluta.
Per il pagamento fate in modo che la transazione sia documentabile. E’ preferibile fare un bonifico o un assegno circolare non trasferibile.